« Hai cambiato alcuni nomi dopo la prima selezione annunciata a luglio…
Il regolamento ce lo ha imposto due mesi prima e questo non ha senso. Avevo inserito i quattro giocatori singoli con il punteggio più alto. Lì sono partito dal principio che volevo mettere Pierre-Hugues (Erberto) ed Edoardo (Roger Vasselin) in duplice copia. Si tratta di due giocatori che hanno grande esperienza in un format dove il doppio è fondamentale. Pierre-Hugues fa paura quando è in campo, anche se è passato quasi un anno dall’ultima volta che ha giocato in doppio. Sarebbe stato un peccato rinunciare a questo asset.
Ovviamente è un piccolo rischio ma bisognava comunque comporre una nuova doppia squadra. Questa è la scelta che ho fatto. Nei singoli, Ugo (Umberto) e Artù (Figlio) rimasti in squadra, sono i due giocatori con la classifica più alta. Riguardo ad Artù (Rinderknech)è quello che ha giocato meglio quest’estate e può giocare il doppio in caso di problemi. Non dobbiamo dimenticare che in questo formato giochiamo tre partite in una settimana. Devi coprirti per ogni eventualità.
Da tempo cercavamo una squadra di doppio in sede francese…
Sì, siamo in una fase di transizione. Qui siamo nel breve termine. Sarebbe stata una squadra insolita in ogni senso. Non dobbiamo dimenticarlo Fabien (Rimbalzo) è ferito. A medio termine forse dovremo pensare diversamente, è possibile.
« Stare insieme, giocare per i ragazzi in panchina, può dare la carica ad alcuni di loro »
Dopo il fallimento degli US Open, vedi questa settimana di Coppa Davis come un’opportunità per rimetterti in carreggiata?
Per molti è stato uno US Open difficile e deludente. Naturalmente si aspettavano di più. È un modo per ritrovarsi come squadra, in una pausa di un lungo anno, con tornei ogni settimana. Stare insieme, giocare per i ragazzi in panchina, può dare forza ad alcuni di loro. E concedetevi anche un po’ di leggerezza.
Ci sono molte aspettative nel circuito, hanno la sensazione di inseguire qualcosa ad ogni torneo. Uscire da questa routine può far loro bene. Dopo New York non mi sono sentito completamente sconfitto. Deluso, sì, ma con una voglia profonda di rialzarsi. Potrebbe essere l’occasione per ricominciare.
Questa brutta corsa è arrivata dopo una brutta Olimpiade. Che rapporto hai fatto?
Ci aspettavamo una sorpresa che non si è verificata. La migliore possibilità di vincere una medaglia era nel doppio. Purtroppo non è andata bene perché Fabien si era infortunato la settimana prima, quando lui ed Edouard avevano appena raggiunto la finale ad Amburgo. Non c’è niente che possiamo fare al riguardo.
Nei singoli, Gaël (Mio figlio) e Arthur potrebbe giocare bene questo formato sulla terra battuta. Hanno ereditato due giocatori che non gli piacevano giocare (Musetti e Arnaldi)… Non possiamo dire che la preparazione non sia stata buona. Il figlio vince il torneo di Amburgo la settimana prima. Gaël si è allenato molto bene a Parigi. Erano estremamente motivati… Naturalmente c’è delusione.
A Valencia ti ritrovi in un gruppo molto compatto…
Spagna con Alcaraz o senza Alcaraz, non è la stessa squadra. E lui c’è… Tutte le squadre sono omogenee nel singolare e nel doppio. Tutte le partite saranno importanti, si potrà decidere in base alla media delle partite… Qui ci concentriamo sull’Australia, con Thompson e Purcell che sabato hanno appena vinto il doppio agli US Open.
È meglio arrivare stanchi e sicuri, oppure in forma ma senza fiducia? Non è garantito che questa squadra venga schierata nel doppio. Hanno tenuto Ebden (Medaglia d’oro olimpica con Pari)probabilmente non per niente. Hanno molte opzioni. Dopo il ritiro di De Minaur, Popyrin dovrebbe giocare da numero 1. Al numero 2 c’è incertezza tra Kokkinakis e Thompson. »
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