Quanti T. rex hanno vagato per la Terra? Lo studio fornisce una stima


Nell’aprile 2021, uno studio ha stimato a circa 2,5 miliardi il numero di T. rex vissuti alla fine del Cretaceo, tra 68 e 65,5 milioni di anni fa. Nuovo lavoro pubblicato sulla rivista Paleontologia contestare questo numero.

Un predatore straordinario

Il Tyrannosaurus rex, comunemente noto come T. rex, è uno dei dinosauri più iconici e uno dei più grandi predatori terrestri conosciuti. Questi animali, che vivevano alla fine del Cretaceo nell’America settentrionale, potevano raggiungere una lunghezza media di circa dodici-tredici metri per un’altezza di circa quattro-sei metri all’altezza dei fianchi. Generalmente pesavano tra cinque e sette tonnellate. Il loro massiccio cranio era dotato di mascelle potenti e denti aguzzi, lunghi fino a trenta centimetri, sufficienti per attaccare grandi erbivori come Triceratopo e adrosauri.

Come tutti i teropodi, il T. rex aveva potenti zampe posteriori che gli permettevano di muoversi in modo relativamente veloce nonostante le sue dimensioni imponenti. Anche le sue braccia erano molto corte rispetto al resto del corpo e avevano due dita funzionanti. Sebbene l’esatta funzione di queste armi rimanga poco chiara, si ritiene che potessero essere usate per afferrare e trattenere la preda durante il combattimento. Più recentemente, uno studio ha anche proposto che le braccia del T. rex avrebbero potuto ridursi evitare amputazioni accidentali o intenzionali quando si mangiano carcasse in gruppo.

Quanti T-rex hanno vissuto sulla Terra?

IL La legge di Damuth, proposto dal biologo John Damuth, permette di stimare la densità di una popolazione prevista sulla base della massa corporea media di un animale che rappresenta questa popolazione. Bisogna tenere conto anche di altri dati, come il livello trofico (la posizione nella catena alimentare) e la loro fisiologia.

Normalmente questa legge (che non è perfetta) si applica alle specie viventi. Tuttavia, nel 2021, un team guidato da Charles Marshall dell’Università della California, Berkeley, lo ha fatto ho provato ad applicarlo al T. rex. All’epoca, i ricercatori considerarono diversi punti dati. Alla fine, stimando che la distribuzione geografica totale del T. rex fosse di circa 2,3 milioni di chilometri quadrati e che la specie fosse sopravvissuta per circa 2,5 milioni di anni, i ricercatori hanno calcolato una popolazione permanente di 20.000 esemplari. Su un totale di circa 127.000 generazioni sviluppate nel corso della loro storia, hanno quindi stimato i ricercatori 2,5 miliardi il numero di individui in totale.

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Tuttavia questa stima non è stata unanime. Eva Griebeler, ecologista evoluzionista dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza, in Germania, ad esempio, non è d’accordo con alcuni dei dati incorporati in questo modello. Il ricercatore ritiene che il team del dottor Marshall abbia sovrastimato i tassi di sopravvivenza e la capacità di deposizione delle uova del T. rex, nonché il numero di generazioni esistite durante questo periodo, il che distorce i risultati.

Tirannosauro e Triceratopo del Cretaceo T.rex
Crediti: Warpaintcobra/istock

Una stima più precisa

Con il suo team, la ricercatrice ha quindi sviluppato un nuovo modello che teneva conto delle informazioni sul T. rex che gli autori dello studio originale avevano ignorato. Hanno anche aggiornato i valori errati.

Alla fine, i ricercatori hanno calcolato una popolazione permanente di 19.000 esemplari per ogni generazione. Hanno anche stabilito che esistevano solo circa 90.000 generazioni, il che significa che il numero massimo di T. rex esistenti era di 1,7 miliardi.

Il dottor Marshall, che ha condotto il primo studio, ha accolto con favore il nuovo lavoro, sottolineando che offriva un stima più realistica della sua nella misura in cui i dati integrati nel modello sono risultati più precisi e completi.

Detto questo, indipendentemente dal numero esatto di T. rex che hanno vissuto sulla Terra, i due studi sollevano una domanda interessante: più di 1,7 miliardi di questi animali hanno messo piede una volta nel Nord America, dove si trovano tutti i fossili? Infatti, se queste stime sono corrette, ciò significa che ne abbiamo ritrovati solo i resti 0,0000002% di questi dinosauri.

In conclusione, le nuove stime del numero di T. rex che sono esistiti sulla Terra rivedono significativamente le cifre precedentemente avanzate, evidenziando le sfide e le incertezze inerenti alla paleontologia. Il lavoro dell’équipe della dottoressa Eva Griebeler, integrando dati più precisi e completi, offre una visione più realistica della popolazione di questo formidabile predatore. Il loro modello suggerisce che circa 1,7 miliardi di T. rex vagavano per il Nord America, una stima che, sebbene inferiore ai 2,5 miliardi precedentemente proposti, è ancora sconcertante.

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Tuttavia, questa revisione non eclissa il mistero persistente della rarità dei fossili di T. rex. Se fossero realmente esistiti più di 1,7 miliardi di questi dinosauri, resta affascinante la questione del perché siano stati ritrovati così pochi resti. Questa disparità solleva domande cruciali sulle condizioni di fossilizzazione, sui pregiudizi nei reperti paleontologici e sui numerosi fattori ambientali e geologici che influenzano la conservazione delle ossa. In definitiva, questi studi arricchiscono la nostra comprensione dell’ecologia e dell’evoluzione dei dinosauri, ricordandoci al tempo stesso che la Terra nasconde ancora molti segreti sotto la sua superficie.



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