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È stata una mossa notevole quella che Quentin Halys ha compiuto mercoledì. Il 27enne francese, in condizioni difficili negli ultimi mesi, ha ottenuto una prestigiosa vittoria nel secondo turno di qualificazione del Roland-Garros, contro Diego Schwartzman (4-6, 6-4, 7-6 (7)). Ha chiuso anche il capitolo parigino nella carriera dell'argentino, semifinalista nel 2020 alla Porte d'Auteuil ed ex top 10 mondiale, che ha annunciato il suo ritiro dopo il torneo di Buenos Aires del prossimo febbraio.
Da parte sua, Halys, 187esimo nel mondo, si avvicina al tavolo finale. Venerdì si contenderà il vincitore del duello tra Ugo Blanchet, il francese che ha sconfitto Cristian Garin per il suo ingresso in corsa, e l'austriaco Filip Misolic.
In questa opposizione di stile, tra il potente Bondynois (1,91 m) e il minuscolo argentino (1,70 m), il secondo ha mostrato la sua conoscenza del gioco sulla terra e la sua capacità di imbucare gli scambi dalla distanza. Ma sotto il tetto di Suzanne-Lenglen, in condizioni indoor che hanno favorito il suo gioco e l'atmosfera, Halys ha approfittato di una partita che tendeva ad imporre gradualmente le sue qualità. Soprattutto da quando Schwartzman, tormentato da mesi da problemi fisici, era arrivato a Parigi senza molte certezze sullo stato del suo corpo.
Halys è così tornato al set ovunque, prima di condurre 4-2 solo per essere rotto nel processo. La fine del terzo set è diventata epica, con giochi prolungati che i server hanno finito per salvare, spingendo la vicenda ad un super tie-break. Più solido, nel successo quando era offensivo nella fase finale, il francese ha finito per vincere la scommessa. E abbandonandoci ad una festa piena di liberazione, segno dei momenti difficili che abbiamo vissuto in queste settimane.
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