Certamente, a New York, Quentin Halys non posso farlo. Già sconfitto tre volte al primo turno degli US Open nelle ultime tre edizioni, il francese (119esimo al mondo) ha perso ancora una volta in partenza, questo martedì, contro Otto Virtanen (125esimo). Questa corrispondenza tra le qualificazioni dipendeva molto dalla qualità dei servizi. Se Halys ha sbattuto 18 assi, ha commesso anche 12 doppi falli. Peggio ancora, ha vinto solo il 42% dei punti dietro la sua seconda palla. Un difetto che gli è costato caro contro un avversario che non ha mai ceduto e che ha cancellato senza colpo ferire le uniche due palle break ottenute dal suo rivale.
Dopo le prime cinque partite Halys non vede più la minima occasione sul servizio di Virtanen. Che spesso prendeva anche il sopravvento nei cambi, soprattutto grazie ad un uso intelligente dell’ammortizzazione. Con coraggio, il francese ha cancellato due match point sul 5-6 del terzo set, prima di imbucare il tie-break che ne è seguito, 7 punti a 4. Ma tre errori (di cui uno diretto, di rovescio) gli sono costati il servizio a 1 ovunque nel quarto atto. Fu detta la messa. Per il finlandese il terzo match point è stato quello giusto. Negli ottavi affronterà la vincente del match tra Alex De Minaur (10 testa di serie) e Marcos Giron (46esimo al mondo).
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