Questa start-up vuole installare microreattori nucleari nei pozzi trivellati


Negli Stati Uniti, una start-up come nessun’altra sta portando avanti un progetto piuttosto sorprendente. Vuole installare microreattori nucleari in pozzi a una profondità di 1,6 chilometri. L’obiettivo sarebbe duplice. Ciò ridurrebbe i costi inerenti alla costruzione di una centrale elettrica più tradizionale, limitando al tempo stesso il rischio di disastri.

Una potenza di soli 15 MW

Ricordiamolo innanzitutto il paese più dotato di armi nucleari al mondo non è altro che gli Stati Uniticon il 25% dei reattori attivi nel mondo. Tuttavia, Il 49% di questi stessi reattori hanno più di quarant’anniil che ovviamente pone diversi problemi. Inoltre, per quanto riguarda i nuovi progetti di impianti nucleari, non è più il momento per le centrali elettriche convenzionali, i cui costi di costruzione sono particolarmente elevati. Oggi, progetti di piccoli reattori modulari (SMR). sono quindi più popolari. Presentano numerosi vantaggi, in particolare la loro semplicità, la loro compattezza, la loro flessibilità per quanto riguarda la costruzione e il funzionamento oppure la possibilità di utilizzarli da soli o in combinazione con altri reattori della stessa tipologia a seconda delle esigenze.

La startup americana Fissione profonda è andata ancora oltre in termini di SMR con un concetto di microreattore che incorpora anche le principali caratteristiche dei reattori ad acqua pressurizzata (PWR). Mentre gli SMR convenzionali hanno una potenza compresa tra 50 e 500 MWe, i microreattori a fissione profonda hanno una potenza di soli 15 MW. Pertanto, qualsiasi operatore che desideri moltiplicare la potenza disponibile amplierà la propria installazione in base alle proprie esigenze (vedi sotto).

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microreattore nucleare
Crediti: Fissione profonda

Quali vantaggi presentano questi microreattori nucleari?

Ricordiamo però che la costruzione di un reattore PWR (SMR o meno) è costosa non a causa del combustibile, ma piuttosto a livello di altri componenti come il recipiente a pressione in acciaio con uno spessore di 20-30 cm, il pressurizzatore e l’involucro di contenimento. Quest’ultima prevede in particolare la realizzazione di muri dello spessore di 1,8 m. Pertanto, Deep Fission desidera posizionare i suoi microreattori con una larghezza di 76 cm in pozzi con una profondità di 1,6 km.

Secondo la start-up, l’idea presenta diversi vantaggi come l’assenza di un serbatoio pressurizzato. Infatti, la pressione dell’acqua a questa profondità (160 atm) può far funzionare il reattore senza serbatoio. Da menzionare anche l’abbandono del recinto contenitivo, possibile anche grazie alla profondità dell’installazione. Il livello di sicurezza sarebbe quindi accettabile secondo Deep Fission, perché le rocce solide che si trovano sotto la falda freatica svolgono il ruolo di dispositivo di contenimento in caso di malfunzionamento. Se si verificasse un disastro, sarebbe sufficiente riempire e tappare il pozzo. Inoltre, nel sottosuolo, l’installazione rimane al sicuro da vari pericoli come inondazioni, tornado e tsunami.

Infine, i lavori di perforazione richiedono un investimento finanziario molto inferiore a quello di grandi strutture come i soliti reattori PWR.



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