Finora l’attività cerebrale dei gatti non era mai stata catturata. Ciò è ora possibile grazie ad un recente studio condotto in Quebec. Secondo i ricercatori il metodo potrebbe essere utile per valutare meglio il dolore cronico nei nostri piccoli felini e sviluppare nuove cure.
La possibilità di trattare l’artrosi nei gatti
All’Università di Montreal (Canada), ricercatori di farmacologia animale hanno realizzato piccoli cappelli di lana per gatti. Non si tratta però di cuffie normali poiché erano dotate dello scopo di registrare gli elettroencefalogrammi (EEG) dei gatti. Oro; dovresti sapere che fino ad oggi, questo tipo di test non era mai stato eseguito su gatti svegli.
Lo studio degli scienziati del Quebec, che sarà pubblicato sul Journal of Neuroscience Methods nel novembre 2024, potrebbe rivelarsi molto utile. Secondo il professore assistente di medicina veterinaria Aude Castel, gli elettroencefalogrammi dovrebbero infatti consentire di valutare con precisione il dolore cronico nei gatti ed eventualmente di sviluppare nuove cure. Citiamo ad esempio osteoartrite, che provoca dolore in quasi un quarto dei gatti. Con l’età il dolore si intensifica, ma non esiste una cura. Lo studio in questione potrebbe tuttavia aprire la strada verso mezzi di cura come l’aromaterapia o addirittura terapia della luce.
Test non invasivi
Gli elettroencefalogrammi sono in grado di farlo mostrano risposte neuronali i gatti affrontano il dolore in modo non invasivo. Pertanto, è possibile valutare l’efficacia dei trattamenti. Va detto che fino ad ora gli unici trattamenti testati sono stati su felini dormienti e sedati. Posizionando gli elettrodi sulle teste di undici porcellini d’India, il team di Aude Castela ha capito rapidamente perché i vecchi test venivano eseguiti in questo modo. Infatti, i gatti che soffrono di artrosi diventano molto agitati e scuotono la testaper cui le misurazioni EEG erano molto difficili da eseguire.
« I potenziali evocati a seguito di stimolazioni meccaniche e olfattive sono stati identificati in gatti svegli mediante EEG. Questo metodo permette di studiare l’attività cerebrale negli animali affetti da dolore cronico e la sua modulazione mediante stimolazione sensoriale.possiamo leggere lo studio.
Intelligenti, questi cappelli non sono solo estetici. In effetti, questi sono cappelli all’uncinetto che te lo permettono tenere saldamente gli elettrodi e quindi impedire ai gatti di giocare con fili e sensori. Pertanto, i cappucci hanno permesso ai ricercatori di studiare in dettaglio le fluttuazioni del dolore e dovrebbe essere riutilizzato in futuro nel contesto di altri esperimenti.