“Restituisci un’immagine esemplare” (Lione)



“L’idea per LOU sarà quella di trovare regolarità in questa stagione?
Abbiamo uno stato d’animo vendicativo rispetto alla stagione a scacchi appena vissuta, la affrontiamo con entusiasmo, non vediamo l’ora di tornare in campo e mostrare una squadra diversa. L’incoerenza che abbiamo dimostrato era di forte carica emotiva. Come squadra, è difficile costruire di settimana in settimana quando non sei in grado di competere con gli avversari ogni volta che viaggi. È stato molto difficile mantenere un gruppo forte in questa situazione. Ma penso che lo useremo per assicurarci che non accada di nuovo.

Jono Gibbes è venuto a rafforzare lo staff del Lione. Come sta vivendo questa evoluzione il gruppo?
Questo è un aspetto che è stato particolarmente apprezzato dai giocatori. Sono arrivato più tardi nella preparazione, non ho avuto molto tempo per incontrarlo ma ovviamente il suo apporto è stato apprezzato, ha riconosciute competenze tecniche e sul campo. La sua presenza unita a quella di Fabien (Gengenbacher) dà qualcosa di coerente nella visione a lungo termine che vogliamo per il nostro club.

“Prendendo un impegno a lungo termine, ho voluto mandare un segnale a chi dubita della nostra voglia di raggiungere le vette”

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La LOU lo ha reso ufficiale la settimana scorsa la tua proroga fino al 2030. Quando hai fatto questa scelta?
L’ho fatto abbastanza di recente. Avevo sempre avuto in mente questo desiderio di riconoscimento da parte della mia società di formazione. Sono molto felice e stimato all’interno di questo club. È stata una scelta di cuore continuare l’avventura con loro, credo in questo progetto di Lione e in chi lo porta avanti, ho voluto impegnandomi a lungo termine per mandare un segnale a chi dubita della nostra voglia di arrivare in alto . Voglio essere uno di quelli che non abbandona la nave in difficoltà visto tutto quello che la società mi ha dato, voglio permettere alla nostra società di lottare ancora per le prime 6.

Come hai vissuto la tournée estiva della squadra francese in Argentina, segnata dall’esclusione di Melvyn Jaminet per commenti razzisti e dall’incriminazione di Oscar Jegou e Hugo Auradou per stupro violento in un incontro?
È certo che la pausa è stata emotivamente benefica dopo questa stagione ricca di eventi in ogni senso. La tournée purtroppo è stata molto pubblicizzata per eventi extra-sportivi, che credo siano ben gestiti da Federazione e Lega. In campo ci siamo concentrati per fare il massimo, siamo tornati con due vittorie e una sconfitta. Dal punto di vista sportivo è un successo considerando tutto quello che abbiamo vissuto al suo fianco.

Il vostro club ha stabilito un ambiente di vita più rigoroso?
Avevamo dei promemoria. Siamo adulti, alcuni ancora in costruzione, ma comunque adulti, responsabili delle nostre azioni. Come cittadini sappiamo cosa dovremmo fare e cosa non dovremmo fare. Era più un promemoria orale. Ma la LNR e la Federazione stanno lavorando su questo tema in modo più formale. Probabilmente lavoreranno in collaborazione con i club per stabilire i documenti, se necessario. »



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