Risolto il mistero delle monete d’argento medievali

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Uno studio recente ha sollevato il velo sulle misteriose origini dell’argento utilizzato per coniare monete nell’Europa dell’alto medioevo. Per fare ciò, i ricercatori hanno analizzato la composizione chimica di 49 monete coniate tra il 660 e l’820 d.C. aC, da quella che è oggi l’Inghilterra, i Paesi Bassi, il Belgio e la Francia settentrionale.

Due regioni distinte

Tra il 660 e l’820 d.C., l’Europa medievale vide un aumento significativo nell’uso della moneta d’argento, in particolare nel nord-ovest. Tuttavia, la provenienza precisa di questo materiale è rimasta sconosciuta per molto tempo. Precedenti speculazioni avevano suggerito diverse teorie. Alcuni pensavano che provenisse da Melle, nella Francia occidentale, o da una miniera sconosciuta. Un’altra ipotesi era che fosse stato utilizzato il denaro fuso della chiesa. Tuttavia, non è stata trovata alcuna prova concreta a sostegno di queste spiegazioni.

Per far luce su questo mistero, i ricercatori hanno recentemente utilizzato una nuova tecnica chiamata analisi di ablazione laser. Questo metodo consente di scavare una minuscola area del pezzo, rivelandone così la composizione chimica e la sua origine. I risultati hanno rivelato che il materiale utilizzato per realizzare i pezzi proveniva da due fonti distinte, a seconda della loro età.

I pezzi più antichi, risalenti a 660-750 d.C ANNO DOMINIutilizzava l’argento estratto dal regione del Mediterraneo orientale, entro i limiti di quello che allora era l’Impero bizantino. Probabilmente si trattava di argento fuso da preziosi oggetti d’argento bizantini. Questa scoperta, che ha sorpreso i ricercatori, sottolinea gli stretti legami tra Bisanzio e l’Inghilterra anglosassone in questo periodo.

Al contrario, monete successive, risalenti a Dal 750 all’820 d.C ANNO DOMINIsembrava utilizzare principalmente I soldi di Melle sono appena stati estratti, In Francia. Questo passaggio alla moneta di Melle è stato particolarmente marcato dopo una riforma monetaria guidata da Carlo Magno nel 793 d.C. aC, sottolineando l’impatto di fattori politici e amministrativi sulla diffusione di questa moneta.

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Una selezione di monete dell’alto medioevo. Crediti: Fitzwilliam Museum/Università di Cambridge

Alcune lezioni

La scoperta dell’origine dell’argento utilizzato per coniare monete nell’alto medioevo in Europa getta quindi luce su alcuni aspetti importanti della storia economica e politica di quest’epoca.

In primo luogo, l’uso dell’argento proveniente dalla regione del Mediterraneo orientale, in quello che allora era l’impero bizantino, dimostra gli stretti legami commerciali tra le diverse regioni d’Europa nell’alto medioevo.

La svolta di Melle verso l’argento in Francia rifletteva anche la crescente dipendenza dei regni inglesi dai loro vicini franchi. Questo passaggio all’utilizzo dell’argento estratto da Melle suggerisce quindi complesse dinamiche politiche ed economiche tra i diversi regni e regioni dell’Europa occidentale.

Infine, questa scoperta apre la strada a future ricerche sul movimento dell’argento tra Oriente e Occidente in questo momento. Comprendere i flussi commerciali e monetari tra le diverse regioni dell’Europa medievale sarà essenziale per comprendere l’evoluzione economica e politica della regione nel tempo.

Conclusione

Questo studio innovativo sulle origini dell’argento utilizzato per la coniazione nell’Europa del primo medioevo illumina aspetti cruciali della storia economica e politica di quell’epoca. L’analisi chimica delle monete ha rivelato due distinte fonti di argento: la regione del Mediterraneo orientale e Melle in Francia, ciascuna corrispondente a periodi specifici e illustrando varie dinamiche commerciali e politiche. La scoperta dell’uso iniziale dell’argento bizantino evidenzia il commercio attivo tra l’Inghilterra anglosassone e l’Impero bizantino. Al contrario, il passaggio all’argento di Melle dopo la riforma di Carlo Magno nel 793 d.C. aC evidenzia la crescente influenza dei Franchi sui regni inglesi.

Queste scoperte aprono nuove prospettive per la ricerca futura sui movimenti monetari e commerciali tra Oriente e Occidente nel Medioevo. Sottolineano l’importanza delle relazioni economiche e politiche interregionali nell’evoluzione dell’Europa medievale. Le implicazioni di questo studio, pubblicato sulla rivista Antiquity, arricchiscono la nostra comprensione delle complesse connessioni e trasformazioni economiche dell’epoca, fornendo una solida base per future esplorazioni storiche.

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I dettagli dello studio sono pubblicati sulla rivista Antichità.

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