Robot installati nei paddock della Formula 1 per permettere ai bambini malati di incontrare i piloti

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Piccoli robot per lenire grandi piaghe. E attraverso uno schermo, dal paddock, dialoghi calorosi tra i piloti di Formula 1 e i bambini ricoverati. Jérémie Koessler, il capo della società francese Awabot scelto dalla Formula1, decifra il concetto: “In accordo con la F1, stiamo lavorando su otto GP questa stagione con i nostri robot visivi che mettono un pilota in contatto diretto con un bambino. Parlano liberamente per qualche minuto. Siamo stati in Bahrain, a Imola, saremo anche a Monza, Brasile e Qatar. »

Spetta agli organizzatori locali del medico di famiglia trovare un ospedale per bambini malati o qualsiasi altra associazione di beneficenza dedicata ai giovani e organizzare incontri video.

Salim Azouzi, Direttore strategico di Awabot, spiega: “Abbiamo già messo in contatto con i piloti 300 ragazzi da quando siamo presenti nel paddock. Ogni giovedì abbiamo tre scuderie che ci danno accesso ai loro due autisti per un quarto d’ora ciascuno con i bambini. Privilegiamo l’inglese ma ci adattiamo. Se saremo in Italia, Charles Leclerc parlerà nella loro lingua ai bambini ricoverati in ospedale da qualche parte nel Paese. E se il dialogo interlinguistico è complicato, traduciamo simultaneamente. Ci capita anche di mettere in contatto un giovane da un continente all’altro con il campione dei suoi sogni. »

Salim Azouzi: “Venerdì e sabato ci sono concessi cinque minuti per pilota per le altre 7 squadre. Abbiamo collaborato anche nel 2022 con la FIFA per i Mondiali del Qatar e quest’estate con Euro 2024. Abbiamo organizzato le visite agli spogliatoi, l’arrivo dei giocatori, il riscaldamento con scambi con gli attori posizionando a terra i nostri robot. »

Quanto alle squadre inviate negli ospedali per garantire le trasmissioni, fanno di tutto per non arrivare a mani vuote. Magliette, cappellini firmati e altri gadget rallegrano la vita quotidiana dei bambini. Una vera spinta psicologica supportata dalla professione medica.

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