Il gigante tecnologico britannico Rolls-Royce ha presentato alcuni mesi fa un concetto di reattore nucleare progettato per alimentare un futuro avamposto sulla Luna. Il mini reattore, che misura circa un metro di larghezza e tre di lunghezza, impiegherà circa sei anni e qualche milione di dollari per essere pronto per il suo primo viaggio nello spazio.
Energia costante e stabile
L’idea di prendere in considerazione un mini reattore nucleare sulla Luna nasce dalle sfide energetiche che devono affrontare le missioni lunari. La maggior parte utilizza infatti fonti energetiche come l’energia solare, ma questa presenta dei limiti dovuti al periodo di oscurità lunare che dura circa due settimane ogni mese. L’energia solare non è disponibile in questi orari, limitando così la durata e la portata delle missioni.
L’uso di una fonte di energia nucleare, come un mini reattore, potrebbe da parte sua fornire una soluzione fonte di energia stabile e continuaconsentendo a esplorazione più estesa e sostenibile. Questo concetto fa parte della ricerca di soluzioni innovative per supportare missioni spaziali a lungo termine ed eventualmente stabilire una presenza umana permanente sul nostro satellite.
A tal fine, l’Agenzia spaziale britannica ha concesso alla Rolls-Royce £ 2,9 milioni per finanziare un progetto potenzialmente rivoluzionario di mini reattore nucleare. Nota per le sue auto di lusso, l’azienda è coinvolta anche in vari campi, tra cui l’aerospaziale e l’ingegneria. Rolls-Royce Holdings plc, la società madre, fornisce in particolare sistemi di propulsione per l’aviazione civile e militare o la marina ed è attiva anche nel settore energetico.
Un primo reattore entro il 2030
Il reattore modulare proposto da Rolls-Royce è basato sul fissione nucleare. La tecnologia si basa quindi sul processo di suddivisione di un grande nucleo atomico in frammenti più piccoli, che rilascia una quantità significativa di energia.
In questo modo l’azienda sarebbe in grado di fornire una fonte di energia stabile e priva di emissioni di carbonio. Ciò significa che il reattore potrebbe produrre elettricità in modo continuo senza significative emissioni di gas serra. Un reattore del genere potrebbe quindi avere un utilizzo anche sulla Terra, oltre che sulla Luna.
Questo è attualmente solo un prototipo. Un vero reattore nucleare potrebbe, tuttavia, essere dispiegato sulla Luna entro primi anni 2030. I ricercatori stanno ancora lavorando su un modo per farlo convertire il calore generato dalla fissione nucleare in elettricità.
In conclusione, il concetto di mini reattore nucleare proposto da Rolls-Royce rappresenta un promettente progresso nel campo dell’esplorazione spaziale, in particolare per le missioni lunari di lunga durata. Fornendo una fonte di energia stabile e continua, indipendentemente dai vincoli ambientali sulla Luna, questo reattore potrebbe rivoluzionare il modo in cui pensiamo all’esplorazione spaziale e stabilire una presenza umana sostenibile sul nostro satellite naturale. Sebbene il progetto sia ancora nelle sue fasi iniziali, gli sviluppi futuri potrebbero non solo trasformare il nostro approccio all’energia sulla Luna, ma anche aprire nuove strade per applicazioni sulla Terra, contribuendo a un futuro energetico più sostenibile. I prossimi anni saranno cruciali per realizzare questa visione, con un primo reattore potenzialmente operativo entro il 2030, segnando un’importante pietra miliare nell’esplorazione umana dello spazio.
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