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Romain Bardet, 2° di Liegi-Bastogne-Liegi : » Sono molto contento. Tanto, il primo podio (3° nel 2018) Lo stavo aspettando perché stavo girovagando un po', avevo quasi deciso su questo. Quindi bisogna crederci sempre. Sapevo che il tempo era difficile, che sarebbe stata una gara faticosa, ma mi sono avvicinato davvero senza pressioni e nel finale mi sono ritrovato con delle ottime gambe che volevo sfruttare. La mia conoscenza tattica della gara ha fatto sì che mi trovassi al posto giusto davanti, nei momenti chiave.
“Mi sento come se fossi al massimo ed è per questo che sono qui anche quest’anno”
La Roche-aux-Faucons è una costa che apprezzo molto, con un'atmosfera eccezionale ai piedi, da far venire la pelle d'oca. Mi sono detto che mi sarei messo in gioco e mi sarei divertito. È stata dura ma, avendo sperimentato la situazione per diversi anni consecutivi, sapevo che a volte bastavano solo 5 o 10 secondi di vantaggio per resistere perché può esserci disaccordo nel gruppo che inseguiva. Mi sono concentrato sul mio impegno, dando il massimo fino al traguardo.
Ho sempre creduto che fosse possibile (per fare un podio a Liegi), altrimenti sinceramente non sarei qui e avrei appeso i ramponi al chiodo già da un pezzo. Come ho detto spesso, non mi sono mai sentito così forte in sella a una moto, solo che i concorrenti sono ancora più forti di quanto lo fossero un tempo. Ma, secondo i miei parametri di riferimento, sento di essere al massimo ed è per questo che sono qui anche quest'anno. Mi sto divertendo, sarà una bella foto (tra Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel), che posso incorniciare per mio figlio. »
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