Non era per Rio, non era per Tokyo, e quindi non era per Parigi. Nonostante una mossa riuscita (15.000), il francese Samir Aït-Saïd è arrivato quarto nella finale degli anelli, come tre anni fa. Approvato da Bercy, il ginnasta 34enne aveva rispettato il suo contratto nell’esecuzione, nonostante un leggero errore di equilibrio, schiacciando addirittura il suo atterraggio.
Per la medaglia si è deciso sul grado di difficoltà, più alto per Eleftherios Petrounias (6.300 contro 6.100 del francese). La ginnasta greca di maggior successo nella storia ha eseguito un movimento molto più pulito rispetto alle qualificazioni. Davanti a lui, come previsto, il bicampione del mondo e campione olimpico cinese in carica Yang Liu ha conquistato l’oro dopo una prestazione quasi perfetta (15.300) alle spalle del connazionale e primo nelle qualificazioni Jingyuan Zou (15.233).
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