Schmelzel e Yang in testa, Boutier 12esima nel campionato PGA femminile KPMG

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Solo 17 giocatrici sotto la pari su 147 iscritte, un taglio a +5, due dati per rendere consapevoli della difficoltà del percorso di Sammamish che ospita la 70esima edizione del KPMG Women’s PGA Championship. Questo contesto accentuato si addice piuttosto a Céline Boutier, anche se è in difficoltà questa stagione dopo il suo 2° posto nel campionato HSBC all’inizio di marzo.

Non tutto è ancora perfetto e il suo cartellino di 73 al secondo turno, dopo i 70 inaugurali, ha fatto perdere alcune posizioni alla francese (12°, -1). Ma Céline Boutier ha lanciato alcuni lampi per piazzare tre fulmini (tra 3 e 7) e ha mostrato carattere nel riprendersi da un passaggio delicato (4 spauracchi tra 8 e 12) e realizzare un birdie finale (a 15) che la lascia sotto il par totale. Il gioco lungo non l’ha aiutata particolarmente (11 green presi nei regolamenti il ​​18) ma il suo putting sembra piuttosto a posto, come dimostra la sua corda da 10 metri a 3.

L’insieme è promettente, ma lascia comunque Céline Boutier ben lontana dal comando, occupata congiuntamente dall’americana Sarah Schmelzel, debuttante dell’anno nel 2019 ma sofferente dall’inizio della stagione, e da Amy Yang, mentre la sudcoreana fatica con mal di schiena.

Una delle immagini della giornata erano anche le lacrime di Nelly Korda mentre camminava sul 15° fairway jusqu’au Mizuho Americas Open, l’americana ha visto il suo slancio spezzarsi agli US Open, in particolare con un 10 su un Par 3 durante il primo round. Da allora non ha più fatto tagli ed è uscita dalla KPMG con un +6 in due turni, ovviamente molto lontano dalle sue reali potenzialità: “Non ho parole per descrivere il modo in cui gioco da tre tornei. Vado a casa e provo a resettare tutto. » Anche questo è golf…

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