Famoso nel folklore Maori, il Lago Rotorua si trova nel cuore di un vulcano dormiente Nuova Zelanda. Tuttavia, il fondo di questo lago è stato mappato per la prima volta da un istituto di ricerca locale. Gli scienziati hanno poi notato un’anomalia magnetica lì.
Mappe inedite di un lago della Nuova Zelanda
Noto per essere al centro del Leggenda maori da Hinemoa e Tutanekai, Rotorua è uno specchio d’acqua dolce che copre una superficie di 79,8 km². Situato nel nord della Nuova Zelanda, questo lago leggendario ha un profondità media di soli dieci metri. Formatosi dal cratere di un grande vulcano nella zona vulcanica del Taupo, non era mai stato mappato fino ad oggi.
In un rapporto dettagliato pubblicata il 25 gennaio 2024, l’istituto neozelandese GNS Science ha però pubblicato diverse nuove mappe. La produzione di questi documenti è stata possibile grazie ai dati in parte raccolti utilizzando una sorta di sonar dalla Royal New Zealand Navy. Sottolineiamo comunque che le carte in questione riguardano solo il 68% del fondale lacustre.
Una grande anomalia magnetica
Secondo i ricercatori di GNS Science, queste nuove mappe dimostrano per la prima volta che i sistemi idrotermali continentali di Rotorua si estendono nelle profondità nascoste del lago. La loro analisi rivela un antico fiume, crateri di eruzione e, cosa più sorprendente, a grande anomalia magnetica nella parte meridionale del lago. Devi sapere che solitamente il passaggio di un magnetometro sulle rocce vulcaniche dà anomalie molto positive. Tuttavia, nel caso del Lago Rotorua, si riscontrano anomalie negative.
I ricercatori, però, hanno una spiegazione. Di solito, le rocce vulcaniche contengono effettivamente magnetite, ma nel lago della Nuova Zelanda, questa stessa magnetite si trasformò in pirite. È un minerale soprannominato “l’oro degli stolti” per la sua somiglianza con l’oro classico. Particolarmente composto da bisolfuro di ferro e tracce di metalli preziosila pirite in realtà non genera quasi nessun segnale magnetico. Non sorprende quindi apprendere che i ricercatori di GNS Science hanno notato anomalie negative.
Una delle carte rivela anche a scorrono dal seminterrato al fondo del lago. Per i ricercatori si tratta probabilmente di acqua calda. Pertanto, i crateri visibili nella regione non indicano la risalita del magma, ma le eruzioni idrotermali. Tuttavia, nonostante questa significativa attività idrotermale, la temperatura dell’acqua rimane intorno ai 14°C costantemente. Infatti, il lago contiene abbastanza acqua fredda da controbilanciare l’influenza dell’acqua calda proveniente dal seminterrato.
L’esplorazione del Lago Rotorua ha rivelato informazioni affascinanti sulle sue profondità precedentemente inesplorate. Le nuove mappe fornite da GNS Science hanno permesso di scoprire strutture geologiche insospettate nonché un’intrigante anomalia magnetica, legata alla trasformazione della magnetite in pirite. Questi risultati arricchiscono la nostra comprensione dei processi idrotermali sublacustri e della storia geologica della regione. Nonostante l’intensa attività sotto il lago, le sue acque rimangono stabili, riflettendo un complesso equilibrio naturale. Questi risultati aprono la strada alla ricerca futura sui fenomeni sottomarini di Rotorua.
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