Serie di video sulla ricerca olimpica: Nicolas Mahut, il fiasco di Rio e il fallimento di Tokyo

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Quando va a trovare Julien Benneteau, la prima cosa che fa Nicolas Mahut è osservare, con gli occhi di un bambino, la medaglia di bronzo del suo amico, quella vinta con Richard Gasquet in doppio alle Olimpiadi di Londra del 2012.

Mahut ha trofei in abbondanza, in particolare cinque titoli del Grande Slam raccolti con Pierre-Hugues Herbert tra il 2015 e il 2021. Ma gli manca ancora quel fascino olimpico che sognava da così tanto tempo. A Rio nel 2016 poi a Tokyo nel 2021, lui e Herbert si sono mancati: due eliminazioni al primo turno, contro la coppia colombiana Cabal-Farah (7-6, 6-3) in Brasile, poi contro gli inglesi Murray-Salisbury (6-3, 6-2) in Giappone, che ha marchiato questo amante assoluto della squadra francese.

Mahut fa infatti parte della generazione cresciuta con l'exploit dei Blues di Yannick Noah nella finale di Coppa Davis del 1991, a Lione, contro gli Stati Uniti di Pete Sampras e Andre Agassi. Si è costruito il sogno di rappresentare un giorno la Francia, vincere la Coppa Davis e una medaglia ai Giochi.

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