Serie Euro 84 (17/10): I Blues privati ​​della vendetta

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Arrivati ​​al termine della giornata in Provenza al Moulin de Vernègues, gli azzurri attendono l’esito del Gruppo II che determinerà il loro avversario per la semifinale di Marsiglia. Se alla RFA basta un pareggio per raggiungere le semifinali, le quattro squadre possono ancora qualificarsi.

“Tutti hanno seguito la partita nella propria stanza”, ricorda Philippe Bergeroo, sintonizzato alle 20.30 su TF1 che trasmette RFA-Spagna al Parco dei Principi, mentre il Portogallo affronta la Romania a Nantes. Le partite sono programmate contemporaneamente per evitare qualsiasi combinazione, due dopo “la partita della vergogna” RFA-Austria (1-0) che aveva qualificato le due squadre al 2° turno del Mundial 1982 a spese dell’Algeria.

L’avvio è tedesco ma Luis Arconada ha la baraka: si salva con un cross su un colpo di testa di Hans Peter Briegel (3°, 21°) e con il suo palo sinistro su un tiro di Andreas Brehme (27°). Ironia della sorte: prima del torneo, il canale televisivo tedesco ZDF aveva espresso dubbi sulla portata degli obiettivi del Parco. Dopo la verifica, Yves Le Roy, presidente della commissione centrale dei terreni della FFF, ha dichiarato conformi le porte (7,32 x 2,44 m).

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Battuto a Wembley nella semifinale dei Mondiali del 1966 dall’Inghilterra (1-2), il Portogallo raggiunse per la seconda volta nella sua storia i quarti di finale di una fase finale internazionale, affrontando ancora una volta il paese ospitante in semifinale .

Insensibile ai fischi del Parco che non gli ha perdonato l’attacco a Patrick Battiston di due anni prima a Siviglia, Harald Schumacher moltiplica le parate. Se respinge un rigore di Francisco Carrasco (44°), perde all’ultimo minuto contro un colpo di testa di Antonio Maceda (90°) che proietta la Spagna in testa al Gruppo II e tiene i tedeschi sul tappeto. Perché, battendo sul traguardo la Romania (1-0, all’81esimo), il Portogallo conquista il 2° posto e il diritto di sfidare i Blues nel primo tempo.

“Siamo rimasti sorpresi di incontrare il Portogallo, confida Alain Giresse, non dispiaciuto di non incontrare più la RFA. L’obiettivo dell’Euro non era vendicare il Siviglia ma diventare Campione d’Europa. »

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