Si definisce “un passo fondamentale” nello sviluppo della pallamano femminile in Francia



“Cosa ti ispira il fatto che le tre leghe professionistiche femminili ora abbiano un nome?
È ottimo. Il naming è un forte problema di visibilità e attrattiva. Quando Butagaz arrivò nel maggio 2019 con la Lega, questo primo contratto fu soprattutto un grande riconoscimento. Il nome del partner, di per sé, era secondario all’epoca. Questo innanzitutto convalida il lavoro svolto da anni da chi si occupa di sport femminile.

Guardando indietro, come vedi questa partnership con Butagaz?
Per lo più positivo. Noi (i club) è molto felice di questa partnership, deve rafforzarsi sempre di più, siamo in una fase cruciale e vorremmo lavorare con la Federazione e la Lega su ciò che vogliamo promuovere e su come essere più attrattivi. Le decisioni uniscono ancora di più quando sono co-costruite. Ora dobbiamo porci la domanda su come evolverà, in futuro, il “namer”. Come possiamo rendere ancora più attraente uno dei migliori campionati del mondo? Come venderlo per quello che vale?

Vedere come garantire che i benefici compensino la mancanza di flusso diretto di fondi, poiché in questo primo contratto non era prevista una ridistribuzione diretta per i club. Anche se tutti vorremmo che tutto questo cambiasse. Oggi vorremmo anche dissociare il pacchetto originario che comprendeva la Federazione e la Butagaz Energie League (LBE) e che ci fosse un contratto diverso per ciascuna. Alla base ci sono i quattordici club, la rete territoriale che rappresentano e noi vorremmo essere associati al dibattito.

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“Ora tutti i club hanno dei venditori”

Anche se nel frattempo i club sono passati da 12 a 14, collegate in parte l’aumento del budget complessivo a questa partnership? (23,7 milioni di euro per la stagione 2018-2019 a 34,13 milioni di euro attualmente)
Il motivo principale è la professionalizzazione dei club, che si sono dotati di servizi di comunicazione-partner-marketing. Ora abbiamo tutti dei venditori. Non c’erano pagamenti diretti dovuti al fatto di avere un nome. Ma lo sviluppo della comunicazione della Lega e l’operatività di Butagaz

hanno, per estensione, avuto un’influenza. L’aumento del budget è multifattoriale ed è complicato, anche con il senno di poi, misurarne la portata. »JSS



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