“Quale sentimento predomina: la delusione per aver mancato l’oro e la finale o l’orgoglio per essere arrivati alla fine e aver conquistato l’argento?
È un po’ un mix di tutto questo, con la sensazione di aver aperto una nuova pagina per la pallamano in Francia. Aver avuto questo enorme supporto, aver dato enorme visibilità al nostro sport. E poi arriva quest’altro pensiero, inevitabilmente, la delusione per questo finale in cui avremmo potuto esistere molto di più, mostrare più cose. È un po’ frustrante finire così. C’è voluto molto tempo, abbiamo lavorato molto, abbiamo parlato molto. Ho la sensazione che ogni giorno cercassimo di fare le cose che dovevamo fare, di dirci le cose che avevamo bisogno di dirci. Abbiamo pensato che il modo di lavorare fosse la strada giusta per raggiungere il nostro obiettivo. Questo è anche ciò che mi commuove. Pensando al percorso che abbiamo percorso insieme e che, ovviamente, non era il percorso perfetto per ottenere l’oro. Ma è comunque rispettabile e mi piace molto. Siamo stati all’altezza dell’occasione.
“Ho dato così tanto, vivendo giorno per giorno, che ho un po’ paura di questo momento in cui dovrò prendere delle decisioni”
Olivier Krumbholz ha parlato di esemplarità parlando del tuo lavoro come capitano di questa squadra. Cosa dici ai tuoi compagni dopo una sconfitta come questa?
Non abbiamo ancora avuto tempo di parlare. Tutto era « puntuale ». Ma è anche il mio stile da capitano, lascio spazio a ciascuno di vivere questi momenti come desidera. E ne ho bisogno anch’io. Saper pensare a me stessa per trovare un buon equilibrio. Ma so che avremo l’opportunità di parlare con le ragazze. Sono orgoglioso del nostro viaggio. Non era la nostra partita, abbiamo lottato con le armi del momento, che erano armi scollegate tra loro, non riuscivamo a trovare i tempi, nessun gol era fluido. In difesa abbiamo provato tante cose, ma la Norvegia ha fatto una grande partita, ha sventato tutte le nostre trappole. Erano più freschi di noi, più efficienti, più bravi nei dettagli.
A livello personale avevi espresso la possibilità di prenderti una pausa dalla squadra francese al termine di questi Giochi. La tua decisione è stata presa oggi?
Onestamente non so assolutamente cosa farò. Anche per questo sono un po’ commosso. Mi sono concentrato così tanto su questa competizione, ho dato così tanto, vivendo alla giornata, che ho un po’ paura di questo momento in cui dovrò prendere delle decisioni. Ovviamente, dopo la sconfitta casalinga, una delle prime cose che mi sono passate per la mente è stata: “Cazzo…, vai avanti, non importa, arrivo al 2028!” Ma, a dire il vero, non credo che sia ragionevole. Non so cosa farò. Ho ancora bisogno di riposarmi, dopo diverse stagioni molto intense. Ci sono anche molte cose che cambieranno all’interno dell’organizzazione della Nazionale francese, se cambiasse l’allenatore… Queste sono cose che saranno importanti nel mio processo decisionale. Lascerò che le cose accadano e mi prenderò del tempo per pensare. »
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