“Sono nata donna, ho vissuto come donna e ho gareggiato come donna” (Pugilato (F))



Imane Khelif (25 anni, 1,78 m), la cui femminilità è stata messa in discussione, ha battuto il mancino cinese Liu Yang (32 anni, 1,78 m) ai punti (30-27 per i cinque giudici) nella finale olimpica -66 kg, questo venerdì sera al Roland-Garros, a Parigi, davanti a 14.000 spettatori, tra cui molti tifosi che sventolavano bandiere algerine. Prima di Khelif, l’Algeria aveva vinto solo una medaglia d’oro nel pugilato. Nel 1996, Hocine Soltani fu incoronato nella categoria -60 kg.

Imane Khelif (campionessa olimpica nei -66kg), dopo la sua vittoria : “I Giochi Olimpici sono un sogno. È un sogno per ogni atleta. Ho partecipato a Tokyo, ma in quel momento non ero ben preparato. Era durante il Covid, i tempi erano difficili. Ma qui a Parigi, tutti in Algeria e nel mondo arabo sanno quanto ho lavorato duramente per questo. Mi sono allenato principalmente negli Stati Uniti, in preparazione ai Giochi Olimpici, con un allenatore incredibile, Pedro Diaz. Ha 21 medaglie olimpiche, ma oggi ne ha 22. Merita la mia medaglia tanto quanto me.

Per quanto riguarda il fatto che io sia qualificata o meno, che sia una donna o meno, ho rilasciato numerose dichiarazioni ai media per dire che sono molto qualificata per partecipare a questo concorso. Sono una donna, come tutte le altre donne. Sono nata donna. Ho vissuto come una donna. Partecipo al concorso come donna. Non ci sono dubbi a riguardo. Ci sono nemici del successo, li chiamo così. Sono nemici del successo e questo dà alla mia medaglia d’oro un sapore speciale. »

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