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Un istituto di ricerca tedesco e un'azienda aeronautica americana stanno attualmente collaborando a un progetto volto a testare una tecnologia chiave per le future attività sulla Luna. Si tratta di un dispositivo di stampa 3D per la creazione di varie strutture architettoniche utilizzando polvere lunare.
Stampa 3D e polvere lunare
Innanzitutto ricordiamocelo polvere lunare (o regolite) attira da diversi anni l'attenzione della scienza, soprattutto perché potrebbe essere un problema per gli astronauti missioni future. Tuttavia, gli scienziati prevedono di utilizzarlo anche in diversi progetti. Nel 2020, ad esempio, i ricercatori britannici hanno presentato l’idea estrarre l'ossigeno dalla polvere lunare. Nel 2019 anche gli scienziati dell’Agenzia spaziale europea (ESA) hanno svolto un lavoro mirato a realizzare mattoni di polvere lunare in modo da costruire futuri habitat.
Attualmente l’istituto di ricerca tedesco Laser Zentrum Hannover eV (LZH) e l’azienda americana Astrobotic, specializzata in aeronautica, stanno collaborando ad un progetto chiamato Moonrise. Come spiegato una dichiarazione dal 9 aprile 2024 l’obiettivo è quello di ridurre il trasporto di carichi utili sulla Luna per scopi commerciali e scientifici. Più specificamente, i ricercatori stanno esplorando la tecnologia di stampa 3D utilizzando un laser per costruire strutture architettoniche dalla polvere lunare (vedi sotto).
Un volume in anteprima nel 2026
In caso di successo, il progetto Moonrise dovrebbe quindi consentire notevoli risparmi nei trasporti poiché il trasporto di materiali dalla Terra costa una fortuna (fino a un milione di dollari al chilogrammo). I ricercatori ritengono che questa tecnologia potrebbe rendere possibile la costruzione direttamente sulla Luna aree di atterraggio, strade ed edifici.
Inoltre, un lander chiamato Griffin, sviluppato da Astrobotic, verrà utilizzato con la missione di trasportare il laser del progetto Moonrise sulla Luna. Un primo volo è previsto per il 2026. Una volta lì, il dispositivo inizierà a sciogliere la polvere lunare per realizzare le strutture desiderate. Inoltre, il dispositivo beneficia dell’intelligenza artificiale il cui ruolo sarà quello di individuare i siti adatti alla fusione laser, ma anche di supervisionare il controllo di qualità delle strutture stampate.
Infine, l'istituto Laser Zentrum Hannover eV prevede di lavorare ottimizzazione del processo di fusione laser durante i prossimi due anni. Da sottolineare anche il fatto che questa ricerca riceve il sostegno di un team dell'Università Tecnica di Berlino che è all'origine della regolite sintetica utilizzata nell'ambito del progetto.
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