In questa sera di fine estate, Sydney McLaughlin-Levrone ha indossato la calzamaglia per completare i suoi 400 metri in 49″11, molto davanti alla giamaicana Stacey Ann Williams, seconda in 50″53). Il tempo era lontano dal record a cui puntava (48″74), ma di tutto rispetto visti i 13 gradi e l’elevata umidità conseguente alla pioggia caduta nelle prime ore della giornata.
Soprattutto le avrebbe regalato la vittoria nei “veri” 400 metri, quelli che contavano per la finale della Diamond League e che incoronarono, pochi minuti dopo, la campionessa olimpica della specialità, Marileidy Paulino. In 49″45, il dominicano ha battuto l’americano Alexis Holmes (50″32) e l’irlandese Rhasidat Adeleke (50″96). La velocista bahreinita Salwa Eid Naser, arrivata inizialmente in 3ª posizione, è stata squalificata per essere stata letteralmente respinta nel ultimi cento metri nel corridoio Paulino, che era più all’interno del tracciato.
In fila anche una 200m fuori programma
Dopo aver annunciato la presenza della SML a Bruxelles nei 200 e 400 metri, gli organizzatori hanno dovuto organizzare d’urgenza due gare di “B”, fuori programma, perché il primatista mondiale dei 400 ostacoli non era idoneo.
Per partecipare alla finale, anche su invito, è necessario aver disputato almeno una gara in circuito nel corso della stagione, cosa che non è avvenuta per la Campione olimpico dei 400 metri ostacoli a Parigi. Una situazione insolita che ha privato il pubblico di una lotta ancora migliore. Da segnalare il 6° posto di Amande Brossier nei 400 metri ufficiali, in 51 »94.
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