Tadej Pogacar, dopo il vittorioso raid di 100 chilometri ai Mondiali: “Un attacco stupido”



Tadej Pogacar, esausto al termine del suo raid solitario di domenica. (B. Papon/La squadra)Lontano dal piano previsto, lo sloveno si è fidato delle sue gambe per decollare a 100 chilometri dal traguardo e resistere, sull’orlo dello sfinimento, fino a conquistare il suo primo titolo di campione del mondo.



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