Tadej Pogacar incoronato campione del mondo dopo un raid di 100 chilometri



Già abituato alle maglie gialle, rosa e bianche sin dal suo clamoroso arrivo nel gruppo professionistico cinque anni fa, Tadej Pogacar trascorrerà i prossimi dodici mesi in un arcobaleno. Lo sloveno ha dato una dimostrazione di forza pazzesca questa domenica nella corsa su strada dei campionati del mondo, a Zurigo (Svizzera), quando ha attaccato a poco più di 100 chilometri dal traguardo, superandone 50 da solo in testa, e ha finito per vincere solo.

Il modo in cui lo sloveno ha vinto questo primo titolo di campione del mondo evoca i più grandi successi del più grande corridore della storia, Eddy Merckx, e lo consacra un po’ più lontano nella leggenda del ciclismo. Il gruppo aveva infatti appena iniziato il quarto giro del circuito tracciato intorno alla capitale svizzera, e si è trovato nella difficoltà principale del giro, quando ha iniziato a ballare e ha piazzato un’accelerazione che nessuno dei suoi rivali, nemmeno Remco Evenepoel e Mathieu Van der Poel, ha osato seguirlo.

Evenepoel si è arrabbiato, Van der Poel non ha potuto fare nulla

Il fenomeno ha prima raggiunto il compagno di squadra Jan Tratnik, che poco prima era andato in ricognizione, poi ha ripreso la fuga mattutina ed è ripartito poco dopo con il solo Pavel Sivakov al volante. Il francese, compagno di squadra di Pogacar all’UAE-Team Emirates, ha tenuto un giro al volante del suo solito leader, prima di lasciarlo scivolare via ai piedi della Zürichbergstrasse, a due giri dalla fine.

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Mancavano poi 51 km e lo sloveno aveva poco meno di un minuto di vantaggio sul resto del gruppo. Ma non ha mai ceduto. Dietro di lui, gli altri grandi leader si sono ritrovati soli e i gruppi d’inseguimento hanno avuto molta difficoltà ad organizzarsi: Evenepoel, isolato, si è arrabbiato molto con i suoi avversari, Van der Poel ha aumentato gli attacchi senza riuscire ad avvicinarsi, e tutta questa bella gente non rividi il leader.

Un capolavoro per la stagione 2024

Lo sloveno ha perso terreno all’ultimo giro, ha avuto tutte le difficoltà del mondo per mantenere più di 40 secondi di vantaggio su un gruppo inseguitore formato da Hirschi, Mas, Healy, Skujins, Evenepoel e Van der Poel, ma è riuscito a mantenere la sua lucidità e l’assenza di rilievi negli ultimi 15 chilometri gli hanno permesso di portare a termine il suo capolavoro. Ha preceduto Ben O’Connor, autore dell’attacco nel finale, e Van der Poel che completa il podio in volata.

3

Tadej Pogacar è il terzo corridore della storia a completare la tripla Giro-Tour-Mondial dopo Eddy Merckx (1974) e Stephen Roche (1987).



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