Tra cadute e disillusioni, l’annata frustrante di Wout Van Aert



Il passo zoppicante, il gomito e il ginocchio insanguinati, la mano appoggiata sul bagagliaio della sua auto, Wout Van Aert fermati lì. Inspirando profondamente, si avvicina al muro di terra che aveva appena colpito pochi minuti prima. Come un violento promemoria che il suo anno di stenti non è finito, che la piena fiducia e il successo dimostrato alla Vuelta non sono destinati a durare.

Dalla grande partenza del gruppo a Lisbona lo scorso 17 agosto, il belga, spesso in prima linea, libero da ogni costrizione o pressione, ha raccolto tre mazzi di fioriha indossato per due giorni la maglia rossa di leader e quella della classifica della montagna ea punti fino al suo abbandono martedì nella discesa della Collada Llomena, a 48 km dall’arrivo della 16a tappa. Nessuna frattura per il portacolori del team Visma-Lease a bike, ma una nuova battuta d’arresto in una stagione che non ne è mancata.

Prima battuta d’arresto su À Travers la Flanders

Alla fine del 2023, Wout Van Aert ha scelto di concentrare la sua stagione 2024, da un lato, sulla settimana del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix – due Monumenti che insegue da diverse stagioni – e, dall’altro invece, la scoperta del Giro d’Italia. Un vero e proprio cambio di direzione dopo aver disputato la Grande Boucle nei cinque anni precedenti.

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Per i suoi nuovi obiettivi, il belga cambia routine: nuovo allenatore, nuovo modo di allenarsi, e alleggerisce, a malincuore, la sua stagione di ciclocross. Ma una caduta collettiva continua Attraverso le Fiandre Alla fine di marzo, le sue aspirazioni sono state troncate: seduto sull’asfalto con la sua maglia largamente strappata, sarebbe partito in barella, rinunciando alla campagna fiandriana, poi alla Giro.

“È davvero un peccato, si è lamentato sui social network, Sono molto dispiaciuto di aver mancato il mio secondo grande obiettivo della stagione, ma per il momento devo dare priorità alla mia salute e al mio corpo mentre si riprende adeguatamente. »

Ritorno misto al Tour

Van Aert si arma di pazienza, guarisce il morale, le fratture multiple (clavicola e diverse costole) e rivede i suoi piani. Come vincitore regolare e nove volte di tappa, il pilota fuoristrada torna finalmente al Giro di Franciacon il duplice progetto di affiancare il leader degli hornets, Jonas Vingegaard, e tentare la fortuna, da solo, quando avrà il via libera. Valutazione? Sette top 10 di cui tre podi, nessuna vittoria e addirittura una caduta, impressionante ma non grave, all’undicesima tappa.

Incerto per i Mondiali

Anche la sua Vuelta 2024 ha assunto le sembianze del riscatto, dopo quasi sei mesi senza successi e la vittoria su Kuurne-Bruxelles-Kuurne, fine febbraio. D’ora in poi la maglia verde del Tour de France 2022 dovrà essere nuovamente curata, lo richiederà la ferita al ginocchio “terapia intensiva” secondo la sua formazione.

Questo nuovo infortunio rende il belga incerto per gli Europei in casa, nel Limburgo belga, e, soprattutto, per i Mondiali (cronometro il 22 settembre, corsa in linea il 29) in Svizzera. Questi due eventi potrebbero, in caso di partecipazione e di medaglia, migliorare la sua stagione (5 vittorie). Ma se van Aert si fermasse qui, sarebbe il suo peggior record annuale dal 2019 (quattro vittorie di cui una al Tour de France).



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