Tre ritiri nella 1a tappa del Tour de France femminile per la squadra uzbeka del Tashkent City Professional



La squadra uzbeka Tashkent City Professional, che partecipa per la prima volta al Tour de France femminile, ha senza dubbio immaginato diversamente il suo primo giorno sulla Grande Boucle femminile. Ma mentre la 1a tappa del Tour, lunga 123 chilometri tra Rotterdam e L’Aia (Paesi Bassi), non presenta particolari difficoltà, tre corridori (Ekaterina Knebeleva, Asal Rizaeva e Mohinabonou Elmurodova) hanno già dovuto abbandonare.

Il primo, integrato nella preparazione uzbeka della sera prima, è stato rapidamente lasciato indietro fin dai primi chilometri, prima di gettare la spugna dopo 50 chilometri di corsa. Prima che gli altri due, che correvano in fondo alla corsa a più di 6 minuti dal gruppo, lasciassero il percorso del Tour a 45 chilometri dal traguardo. Sale così a quattro il numero degli abbandoni dopo questa prima giornata di gare visto che anche la britannica Natalie Grinczer (Roland) ha gettato la spugna.

Metodi discutibili

La squadra, con sede in Uzbekistan, corre a livello continentale femminile UCI dal 2022 e ha ottenuto l’autorizzazione automatica a competere nel Tour dopo aver terminato il 2023 al 19° posto nella classifica a squadre UCI, davanti a squadre come Cofidis, St Michel-Auber 93 o Lifeplus Wahoo.

Più che stabilirsi al massimo livello, questa squadra ha poi assunto il desiderio di accumulare il massimo dei punti UCI per avere corridori all’inizio dei Giochi Olimpici, cosa che il paese è riuscito a fare poiché due di loro erano presenti quest’anno. Inoltre, il capo della formazione ha riconosciuto nelle colonne dei media specializzati Notizie sul ciclismo che l’Uzbekistan non lo è “assolutamente non è un paese ciclabile”.



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