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Spesso ci chiediamo: come agire? Oggi siamo indietro, sul punto di perdere la partita. Ma abbiamo ancora qualche giorno per reagire. Il prossimo 30 giugno e 7 luglio: votiamo per la speranza! Votiamo contro l'estrema destra, che ha appena ottenuto un risultato storico alle elezioni europee.
Siamo ben consapevoli delle crescenti difficoltà che molti affrontano nel far quadrare i conti, della rabbia per la disuguaglianza, della mancanza di impegno e della paura del futuro. Ma come atleti professionisti, allenatori e decisori, non possiamo rassegnarci a vedere l’estrema destra prendere il potere nel nostro Paese.
Il rispetto è uno dei capisaldi dello sport: rispetto per l'avversario in campo, rispetto per chi non la pensa come noi, rispetto per l'ambiente. L’estrema destra calpesta ogni giorno questo rispetto. Lo sport ci ha insegnato il gusto dello sforzo per migliorarci, da soli o in squadra. Ci ha permesso di emanciparci e ci ha insegnato la fraternità, la solidarietà e lo spirito di squadra. Ce lo ha mostrato nonostante le nostre differenze; colori della pelle, religioni, accenti, culture, orientamenti sessuali, disabilità, generi, facciamo parte della stessa squadra e che la nostra diversità è un punto di forza.
L’estrema destra sfrutta queste differenze e manipola le nostre paure per dividerci. Il Raggruppamento Nazionale e la Riconquista esprimono spesso nei loro programmi opinioni contrarie al consenso scientifico che mira a guidare le nostre società verso una traiettoria più giusta, più egualitaria e più sostenibile.
L’estrema destra è profondamente contraria alla costruzione di una società democratica, tollerante e dignitosa: la Storia lo dimostra. Non dimentichiamo mai le lezioni del passato: il nazismo e l’antisemitismo hanno portato ad atrocità inimmaginabili, compresi i genocidi. Il Raggruppamento Nazionale trae le sue radici da queste ideologie e continua ancora oggi ad alimentarsi di razzismo e xenofobia. Sfruttano la nostra sofferenza e dirottano le nostre speranze.
Che futuro vogliamo per noi e per i nostri figli? Non possiamo immaginare che i nostri figli vivano in una società in cui la paura degli altri, il sospetto e la violenza sono al centro dello Stato, come avveniva nei regimi autoritari governati dall’estrema destra.
Chiediamo a tutte le persone appassionate di sport di mobilitarsi contro l’ascesa dell’estrema destra. Il 30 giugno e il 7 luglio votare non sarà solo un dovere civico, ma anche un atto d'amore per il nostro Paese, per i nostri cari e per tutti coloro che sono più fragili di noi, che saranno vittime di discriminazioni se i lontani la destra arriva al potere. Più che mai, dobbiamo elevarci al di sopra della mischia, al di sopra dei contrasti pericolosi, al di sopra dei colpi bassi e promuovere l’amore per il collettivo e la gioia di giocare insieme.
Votando affermiamo il nostro rifiuto dell’intolleranza e dell’ingiustizia.
Votando facciamo sentire il nostro desiderio di maggiore solidarietà e inclusione.
Ricordiamoci che è mettendo da parte il nostro ego, dando tutto per la nostra squadra, che abbiamo ottenuto le vittorie più grandi, quelle di cui siamo più orgogliosi! Cerchiamo di essere degni delle sfide del nostro tempo. Evitiamo che il nostro mondo vada in pezzi, come ha giustamente affermato Albert Camus. Mancano solo pochi giorni alle elezioni del 30 giugno e 7 luglio. Quindi prendiamoci il tempo per parlare con i nostri compagni di squadra, i nostri allenatori, i nostri genitori e i nostri figli. Costruiamo legami con i nostri vicini di stadio, con i nostri colleghi e anche, siamo pazzi, con i tifosi della squadra avversaria!
Abbiamo una straordinaria opportunità per mostrare al nostro Paese che noi, atleti e giocatori di questo mondo, chiediamo una società più inclusiva e democratica. Possiamo costruire una Francia in cui ogni individuo, qualunque sia la sua origine, sia trattato con dignità.
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