Circa 252 milioni di anni fa, la più grande estinzione di massa della storia spazzò via il 90% delle specie dalla faccia della Terra. E se la causa di questo evento fosse più vicina a noi di quanto immaginiamo? Un nuovo studio suggerisce che il colpevole potrebbe essere un fenomeno climatico che conosciamo bene: El Niño.
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La Grande Morte: il mistero dell’estinzione del Permiano
Ci sono circa 252 milioni di anniil nostro pianeta ha vissuto un cataclisma senza precedenti: l’estinzione del Permiano. Questa non è solo un’estinzione, è LA grande estinzione, la più massiccia che la Terra abbia mai conosciuto. Il 90% delle specie marine e il 70% delle specie terrestri sono infatti scomparsi in un batter d’occhio geologico, lasciando dietro di sé un mondo devastato.
Per capirlo meglio, immagina foreste lussureggianti popolate da strane creature, oceani brulicanti di vita, un ecosistema in equilibrio da milioni di anni. Poi, nel giro di qualche migliaio di anni, tutto crolla. Le barriere coralline, un tempo brulicanti di vita, stanno diventando cimiteri sottomarini. Le foreste stanno scomparendo, lasciando il posto a paesaggi desolati. Ecco il quadro che ci offre la fine del Permiano.
L’origine di questo evento è ancora dibattuta tra gli scienziati, anche se sono state avanzate diverse ipotesi. Uno di questi riguarda il Eruzioni vulcaniche del Trapps siberiano. Questi giganteschi flussi di lava avrebbero rilasciato enormi quantità di gas serra e causato un brutale riscaldamento globale.
Alcuni ricercatori ritengono inoltre che un oggetto celeste possa essersi schiantato sulla Terra, scatenando incendi globali e causando drastici cambiamenti climatici. È anche probabile che diversi fattori abbiano contribuito a questa estinzione di massa, come i cambiamenti nella composizione chimica degli oceani, le eruzioni sottomarine o le variazioni dell’attività solare.
In ogni caso, le conseguenze di questa estinzione furono disastrose per la biodiversità. In effetti, ci sono voluti milioni di anni perché la vita si ristabilisse, aprendo la strada all’era dei dinosauri.
Un gigante El Niño
E se la causa di questo evento fosse completamente diversa? Di nuova ricerca suggeriscono infatti che il principale colpevole potrebbe essere un evento El Niño di dimensioni senza precedenti. Oggi El Niño è un fenomeno climatico naturale che si verifica nel Pacifico equatoriale. È caratterizzato da un riscaldamento anomalo delle acque superficiali di questo oceano, che sconvolge i modelli di vento e precipitazioni su scala globale. Le sue conseguenze possono essere varie e vanno da intense siccità in alcune regioni a inondazioni devastanti in altre.
Quando si parla dell’estinzione del Permiano, immagina un El Niño che dura migliaia di anni. Un evento del genere avrebbe quindi causato un diffuso riscaldamento globale e reso molte regioni inabitabili per le specie. Al contrario, alcune aree avrebbero subito inondazioni devastanti e cicloni tropicali. Anche queste anomalie di temperatura avrebbero avuto correnti oceaniche alteratee ha alterato la distribuzione dei nutrienti e dell’ossigeno negli oceani. Il riscaldamento delle acque avrebbe anche accelerato l’assorbimento dell’anidride carbonica atmosferica, acidificando così gli oceani e mettendo in pericolo gli organismi con gusci calcarei. Infine, i cicli dell’azoto e dello zolfo sarebbero stati profondamente sconvolti, causando squilibri ecologici su larga scala.
Sebbene questa ipotesi sia ancora in fase di studio, offre una nuova prospettiva su questa catastrofe e mette in luce l’importanza dei fenomeni climatici nell’evoluzione della vita sulla Terra. Per quanto riguarda l’origine di questo evento, gli autori suggeriscono che a intenso riscaldamento globalecausate dalle massicce emissioni di gas serra legate alle eruzioni vulcaniche o ad altri fattori, potrebbero aver interrotto le correnti oceaniche. Tali perturbazioni avrebbero a loro volta modificato la circolazione atmosferica favorendo così lo sviluppo di un fenomeno El Niño su scala molto ampia.
Lezioni da imparare
Questa scoperta ha importanti implicazioni per comprendere l’attuale cambiamento climatico. Anche se non si verificano eruzioni vulcaniche di questa portata, le emissioni di gas serra legate alle attività umane stanno causando un rapido riscaldamento globale. Se non riduciamo drasticamente le nostre emissioni, rischiamo di innescare fenomeni climatici estremi e duraturi con conseguenze potenzialmente catastrofiche per la biodiversità e per l’umanità.
L’estinzione di massa del Permiano ci ricorda la fragilità del nostro pianeta e l’importanza di preservare il clima. Comprendendo meglio i meccanismi che hanno portato a questo disastro, possiamo anticipare meglio i rischi futuri e agire per proteggere il nostro ambiente.