Un nuovo esempio di collegamento tra deforestazione e comparsa di nuovi virus

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In un recente studio condotto da un’università americana, i ricercatori spiegano che in una foresta dell’Uganda, scimpanzé solitamente nutrendosi della presenza di un particolare albero risentivano della sua scomparsa. I primati ora si rivolgono al guano di pipistrello. Tuttavia, se il cibo in questione è davvero ricco di sostanze nutritive, contiene virus sconosciuti.

Alla ricerca di altre fonti minerali

IL Riserva forestale di Budongo è una regione a cavallo tra diversi paesi africani tra cui Uganda, Ruanda e Burundi. In questa zona dell’Africa orientale la biodiversità è eccezionale, così come il suo endemismo. Fino al 2008 circa, le foreste paludose di Budongo ospitavano palme di questa specie Rafia farinifera in abbondanza. Man mano che si decomponevano, questi alberi fornirono gli scimpanzé orientali (Pan troglodytes schweinfurthii) una fonte di minerali essenziali.

Tuttavia, questo prezioso apporto di nutrienti è diminuito proporzionale all’aumento della deforestazione Nella regione. Tra il 2006 e il 2012 lì la coltivazione del tabacco è cresciuta notevolmente. Secondo uno studio condotto dall'Università del Wisconsin-Madison (Stati Uniti) e pubblicato il 22 aprile 2024 sulla rivista Biologia delle comunicazionil’Uganda avrebbe ceduto agli incentivi degli industriali presenti nel Paese e più in generale all’aumento del domanda globale di tabacco.

Così si è verificata la massiccia deforestazione legata alle nuove coltivazioni di tabacco gradualmente ridusse la presenza di questa palma essenziale per i primati. Dopo il Rafia farinifera Quasi scomparsi dalla zona, gli scimpanzé cercarono di trovare altre fonti di minerali. Cominciarono quindi a consumare altri materiali come l'argilla, il midollo in decomposizione di altre specie di alberi o persino i termitai. Un altro ingrediente ha attirato l’attenzione dei primati: guano di pipistrello.

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scimpanzé guano
Crediti: Fedurek, P., Asiimwe, C., Rice, GK et al. Biol comune 7, 470 (2024).

Dai un virus sconosciuto

Le analisi metagenomiche di questi escrementi hanno permesso di identificarli non meno di 27 virus. Un quarto di questi agenti patogeni erano virus dei mammiferi e il resto erano virus di insetti e invertebrati. È importante sottolineare che tutti i 27 virus erano nuovi per la scienza, ma uno si è distinto. I ricercatori hanno infatti scoperto il genitore di un agente molto noto, responsabile del SARS-Cov-2 Pandemia di covid-19.

Secondo lo studio, la fauna selvatica, in particolare gli scimpanzé, sono esposti agli agenti patogeni trasmessi dai pipistrelli. Questo è quindi un nuovo esempio di collegamento tra deforestazione e comparsa di nuovi virus a cui, alla fine della catena, l’uomo può essere potenzialmente esposto.



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