un progetto di cavo sottomarino favorito dallo scioglimento dei ghiacci

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Un conglomerato di aziende ha sviluppato un progetto di cavi sottomarini nell'Artico, in una regione precedentemente intrappolata dai ghiacci. Questa iniziativa si inserisce in un contesto geopolitico teso. Le attuali infrastrutture, infatti, sono concentrate soprattutto nelle aree a rischio.

Una nuova strada per Internet

Innanzitutto ricordiamo che il la maggior parte delle connessioni Internet globali attraversare il Mar Rosso dove la situazione attualmente è molto preoccupante. Questa regione, infatti, è teatro del conflitto israelo-palestinese, ma anche delle azioni degli Houthi nello Yemen. In altre parole, cavi sottomarini che attraversano questa regione sono molto vulnerabile al sabotaggio e incidenti. Nel marzo 2024 gli Houthi hanno appunto recise tre cavi nel Mar Rosso.

In questo contesto teso, a nuovo progetto di cavo sottomarino apparso: Fibra dell'estremo nord. Si tratta di una nuova via della fibra che percorre il passaggio a nord-ovest, partendo dal nord della Finlandia per un percorso di 14.500 chilometri. Parecchi Punti di distribuzione Internet sono già previsti in arrivo, vale a dire Norvegia, Irlanda, Groenlandia, Canada, Stati Uniti (Alaska) e Giappone (vedi mappa sotto).

Mappa del progetto del cavo artico
Crediti: Fibra del Nord Estremo

Un ghiaccio protettivo e pericoloso allo stesso tempo per i cavi

Il progetto Far North Fiber con sede ad Anchorage, in Alaska, ha richiesto ad Alcatel Submarine Networks, una filiale di Nokia, di produrre e installare i nuovi cavi. IL il progetto dovrebbe essere completato nel 2027 e diversi finanziamenti sono già stati stanziati, in particolare da parte dell'Unione Europea (23 milioni di euro). In un articolo dettagliato sull'argomento, i media Politico evoca a “riposizionamento strategico delle infrastrutture”.

Alcuni anni fa, questa nuova via verso Internet era impossibile. Tuttavia, oggi è possibile a causa del riscaldamento globale. Ricordiamoci però che l'Artico è una regione del globo che si riscalda quattro volte più velocemente rispetto agli altri. Pertanto, il Circolo Polare Artico perde circa il 13% della sua calotta glaciale ogni decennio.

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I cavi possono quindi essere installato durante la stagione estiva senza grande sforzo. Quindi il ghiaccio si riformerà e proteggerà l'installazione da interventi esterni. Tuttavia, questo ghiaccio protettivo rappresenta anche una sorta di pericolo. Sebbene sia improbabile, può comunque verificarsi un incidente e in questo caso qualsiasi intervento di manutenzione in presenza di ghiaccio sarebbe molto difficile. Inoltre alcuni pezzi di ghiaccio che si sono staccati in precedenza potrebbero segare i cavi.



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