Poiché l’intelligenza artificiale diventa sempre più importante, sembra importante garantire che questa tecnologia non sia ad alta intensità energetica. In Francia, un importante attore ha appena proposto una metodologia operativa che consente di valutare l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale.
AI: una metodologia inedita
Nel luglio 2024, Elon Musk parlò di a possibile carenza elettrica globale per il 2025. Ha poi affermato che le cause di questo futuro problema sono lo sviluppo della mobilità green, ma anche e soprattutto quello dell’intelligenza artificiale. Va detto che ChatGPT, Copilot e altri Google Gemini lo hanno necessitano di grandi quantità di dati funzionare. Ciò è ovviamente accompagnato da immense capacità di archiviazione e da una potenza di calcolo fenomenale. Multifunzionali, le IA hanno ovviamente un costo ecologico significativo, tanto che è emerso un nuovo concetto: IA frugale. Queste IA sono considerate più sobrie pur rispondendo efficacemente ai bisogni.
Su scala globale, misurare il costo ecologico dell’intelligenza artificiale implica indicatori precisi e quantificati. Tuttavia, fino ad oggi, non esisteva uno strumento accessibile per raggiungere questo obiettivo necessario. Recentemente, tuttavia, l’Ecolab della Commissione generale per lo sviluppo sostenibile e l’Associazione francese di standardizzazione (AFNOR) hanno proposto a metodologia operativa. L’obiettivo è valutare l’impatto ambientale dell’IA, come indicato un comunicato stampa ufficiale pubblicato il 12 luglio 2024.
Un documento accessibile a tutti
Il documento si presenta come iniziativa del Ministero della Transizione Ecologica e della Coesione Territoriale e si intitola AFNOR Spec 2314. Scaricabile da tutti tramite un abbonamento e-mailsi legge nel rapporto diverse metodologie di calcolo e buone pratiche volti a ridurre l’impatto dell’IA sull’ambiente. Questi includono la spesa per acqua ed energia, i metodi di stoccaggio, nonché la qualità dei set di dati o addirittura il riutilizzo di algoritmi già addestrati.
“Per il gruppo di lavoro guidato da AFNOR, composto da una quarantina di attori guidati dalla Commissione generale per lo sviluppo sostenibile (La Poste, Hub France IA, Ademe, EcoInfo, ecc.), la nozione di frugalità implica la ridefinizione dei bisogni (cosa è necessaria?) e usi (come utilizzare meglio l’IA?) »si legge nel comunicato stampa.
Con questo strumento, i produttori di intelligenza artificiale dovrebbero essere in grado di farlo misurare e quindi limitare l’impatto delle loro soluzioni. Sarà inoltre possibile per loro esibire le proprie esibizioni evitando qualsiasi greenwashingche consentirà agli acquirenti di confrontare in modo efficace i diversi prodotti disponibili sul mercato.
- New York perde Gara 1 delle finali WNBA contro il Minnesota fino al traguardo - octobre 11, 2024
- Il Brasile se la cava contro il Cile, l’Argentina inciampa in Venezuela - octobre 11, 2024
- Haas annuncia la partnership tecnica con Toyota - octobre 11, 2024