E se fosse possibile rivoluzionare il trasporto marittimo in termini di impronta di carbonio? Per raggiungere questo obiettivo, la start-up americana CoFlow Jet scommette con la sua vela eolica e soprattutto promette di ridurre del 90% il consumo di carburante delle navi mercantili.
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Wind sail: una versione evoluta della vela classica
Secondo a pubblicazione del 2023 dal servizio di consulenza ambientale Greenly, il trasporto marittimo rappresenta oltre l’80% dei volumi trasportati e il 90% degli scambi intercontinentali di merci. Soprattutto, rappresenta il 16% delle emissioni del trasporto merci, e quindi 3% delle emissioni globali di gas serra. Sebbene il trasporto marittimo non sia il settore più inquinante, resta importante cercare di ridurne gli impatti, soprattutto perché le sue emissioni potrebbero raddoppiare entro il 2050.
CoFlow Jet è una start-up creata da GeCheng Zha, professore di ingegneria aerospaziale presso l’Università di Miami (Stati Uniti). Come indicato da a comunicato dal 26 luglio 2024 ha progettato a impianto eolico da installare sul ponte di una nave cargo che servirà come una sorta di versione evoluta della famosa vela utilizzata da millenni. In altre parole, è una specie di vela del vento.
“Con gli attuali progressi tecnologici, la propulsione assistita dal vento rappresenta un’alternativa efficiente ai motori diesel. E il vantaggio principale è che è rispettoso dell’ambiente: è un modo efficace per decarbonizzare il settore marittimo« assicurò l’ingegnere.
Una riduzione del consumo di carburante del 90%.
Secondo GeCheng Zha, questo è più precisamente una vela cilindrica che si ispira ad un concetto apparso negli anni ’20: il rotore Flettner. Quest’ultimo prevede un cilindro rotante in posizione verticale che ruota attorno al proprio asse. L’obiettivo? Genera una spinta aerodinamica per far avanzare la nave. La somiglianza tra il sistema CoFlow e il rotore Flettner è invece limitata all’apparenza. Il primo, infatti, non ruota, ma pressurizza l’aria tramite una ruota prima di espellerla. Secondo i primi test, lo squilibrio di pressione ottenuto permette di generare una spinta significativa.
L’ingegnere spiega che il sistema CoFlow è in grado di fornire tutta la spinta di cui una nave mercantile ha bisogno per avanzare, supportando un coefficiente di portanza molto elevato e una resistenza aerodinamica ridotta. Tuttavia, questa maggiore efficienza lo renderebbe possibile ridurre il consumo di carburante fino al 90% di questo tipo di nave a seconda delle loro dimensioni. Ci sono altri vantaggi. Il sistema, infatti, può essere installato su una nave esistente e i cilindri sono retrattili per facilitare le manovre nei porti.
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