“Un’atmosfera pazzesca” (Golf (H))



« Abbiamo l’impressione che questo arrivo del National Golf sia particolarmente riuscito per voi…
Per il momento. È un percorso da rispettare, non bisogna lasciarsi prendere la mano, diciamo a noi stessi « Ho capito il 15-18 della Nazionale ». Sono riuscito a restare paziente dopo un inizio di partita non proprio dei migliori. Ero alla pari con un chip putt a 9 da un punto super complicato. Tanto che quando siamo arrivati (sulla palla) con Giacomo (Erkenbeck, il suo caddy), ci siamo detti che se lo avessimo fatto saremmo stati comunque felici. Poi la partita è proseguita con buone occasioni, anche se ho sbagliato ancora qualche tiro. Ma, nel complesso, al ritorno è stato comunque molto meglio con questo ottimo finale.

Hai avuto la sensazione fin dall’inizio che saresti stato in grado di eguagliare il tuo miglior punteggio in questo corso? (Perez aveva già segnato 67 gol nel primo turno degli Open di Francia nel 2019)
Non tanto, perché alla fine non sono partito tanto bene. Birdie a 9 non facile, birdie bello a 10, mi manca il putt a 11… faccio un brutto drive a 12 ma riesco a fare chip-putt dal grezzo per fare par, 13 mi rimetto nel grezzo , Anche 14 anni, mi manca il cuneo in mezzo al fairway, sembra inverosimile. E poi, tre buone occasioni nel finale, magari grazie ai metri (distanze) che erano un po’ sul naso, che pesavano sulla bilancia. Di tanto in tanto i giochi si uniscono, abbiamo un buon numero, la bandierina al posto giusto, l’occhio è buono e per di più facciamo il putt. Quindi quando succede così, lo prendiamo.

“(Gli spettatori) ci hanno spinto per 5 ore senza mai mollare, con i piedi per terra, è davvero divertente. »

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Senza dubbio c’era molta pressione durante l’ultimo putt del 18 davanti a tutto il pubblico…
Questo è vero, soprattutto dopo la TC (Pan, il taiwanese che ha condiviso il suo gioco) ha fatto il suo putt da 25 metri. Era a -8, ci diciamo che possiamo avvicinarci, non aveva il dono del 2-putt e all’improvviso riesce a fare una panna rovesciata e prendere un punto. È sempre bello finire così, e soprattutto dà un po’ di slancio per il resto della settimana, per domani (SABATO).

L’atmosfera era ancora superiore a quella vissuta ieri?
L’atmosfera era pazzesca. Ho giocato un po’ più tardi, c’era tanta gente che seguiva Matthieu (Pavone). È stato davvero bello averlo. Quando avevo 15 anni, lui aveva appena finito e penso che la gente venisse a radunarsi verso la fine della mia partita. Davvero è stato bellissimo, ci hanno spinto per 5 ore senza mai mollare, con i piedi per terra, è davvero piacevole.

Riusciremo a restare in gioco nonostante tutto questo fervore?
Alla fine non è così complicato perché ci divertiamo, guardiamo le persone che ci incoraggiano fino in fondo e poi appena arriviamo alla palla, la colpiamo e rientriamo in quell’ambiente.

Come hai trovato le condizioni di gioco?
Un po’ più difficile con il vento che cambiava parecchio, che in realtà non era costante. Doveva essere a nord-ovest, e alla fine siamo quasi arrivati ​​a sud-ovest. Non è mai facile quando non è affatto quello che avevamo previsto all’inizio del gioco, perché abbiamo il libretto di rotta con gli angoli che avevamo previsto con quel vento. Quando cambierà, sarà solo momentaneo o tornerà il vento prevalente? Soprattutto con i giochi d’acqua alla fine, è sempre un po’ un grattacapo riuscire a fidarsi di se stessi e, una volta presa la decisione, impegnarsi.

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“Ci sono molte difficoltà, quindi penso che i divari inizieranno ad ampliarsi (questo fine settimana). »

Il podio non è poi così lontano, quale sarà la strategia per il fine settimana?
Come ho già detto, avendo giocato abbastanza volte la Nazionale, non è un percorso in cui puoi attaccare, arrivare e giocare con i piedi sul 1° o 2°, soprattutto se iniziano a nascondere le bandiere per il fine settimana. Bisogna comunque rispettarlo, aspettare le opportunità, cercare di limitare gli errori e fare qualche putt. C’è molto rough quindi penso che il divario inizierà ad ampliarsi, perché i giocatori che giocano bene andranno fairway-green, fairway-green e avranno l’impressione che non sia così complicato. Ma appena cominciamo a viaggiare un po’, a fare dei rough, o a mettere una palla in acqua, facciamo subito una doppietta e il divario si allarga.

Il tuo programma serale (Venerdì) ?
Poco allenamento e tanto recupero. Gli uccellini alla fine mi hanno permesso di guadagnare qualche ora di sonno che è bello avere. E poi c’è (Leone) Marchand, Orsacchiotto (Riner) inoltre, un bel po’ di TV da guardare… »



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