Uno scienziato traduce in francese il suono comunemente usato dalle balene


Dopo dieci anni di lavoro sulla comunicazione tra balene, Michelle Fournet, professoressa di biologia marina all’Università del New Hampshire, è riuscita a decifrare un suono particolare, ricorrente tra i cetacei.

Comunicazione delle balene, un linguaggio complesso

Le balene ne usano diversi metodi di comunicazione tra loro piace vocalizzazionidel segnali immagini e altri comportamenti inerenti alla loro specie.

Vocalizzazioni sofisticate

IL vocalizzazioni delle balene sono tra gli aspetti più studiati della loro comunicazione. Alcune specie come balene megattereIL balene blu e il capodogliprodurre canti complessi che può durare diverse ore. Queste vocalizzazioni sembrano avere varie funzioni, tra cuiattrazione sessualeIL difesa territoriale e il coordinamento del gruppo.

Oltre ai loro canti, producono anche le balene clic e sibili. I capodogli, ad esempio, fanno clic su localizzare la loro preda nelle profondità dell’oceano (il famoso fenomeno dell’ecolocalizzazione). Le orche sono anche note per i loro fischi caratteristici.

le balene nel suo mare megattera nuotano sott'acqua
©UWPhotog/iStock

La capacità di regolare frequenza e intensità

Le balene possono regolare la frequenza e l’intensità delle loro vocalizzazioni a comunicare a più distanze e in ambienti diversi. Questi aggiustamenti consentirebbero loro di adattarsi alle mutevoli condizioni oceaniche.

Sebbene i ricercatori abbiano fatto molti progressi nel campo della comprensione e comunicazione delle baleneci sarebbe ancora molto da imparare sull’argomento. Anche lo studio della comunicazione delle balene lo è cruciali per la loro conservazioneaiutando a Meglio comprendere i loro comportamenti e i loro bisogni.

la sua megattera salta nel mare oceano
©Alexyz3d/iStock

 » Io sono qui « 

Dopo anni di studio di suoni, grida e altri cinguettii emessi dalle baleneMichelle Fournet si rese conto che tutti gli animali emettono lo stesso suono in un dato momento, indipendentemente dal sesso o dall’età. Secondo lo specialista, questo ringhio peculiare consentirebbe ai cetacei di indicare la loro presenza nel modo di “Sono qui!” « .

READ  La svolta promette un’estrazione del litio più economica e più pulita

L’esperta in biologia marina ha potuto verificare la sua teoria eseguendo parecchi esperienze nel sud dell’Alaskain un braccio di mare dove il balene megattere riunirsi per cacciare. Dopo aver trasmesso più volte il caratteristico suono « whup », lo specialista ha poi catturato il risposta della balenafacendo risuonare lo stesso suono nell’acqua per, potenzialmente, significare la loro presenza.

Tradurre il linguaggio delle balene

Incoraggiata da questa scoperta, Michelle Fournet desidera creare, grazie aintelligenza artificiale (IA), il suo « whup » sintetico da provare interagire con un gruppo di balene. È in stretta collaborazione con il collettivo scientifico Progetto Specie della Terra che l’esperto spera un giorno decifrare la lingua dei cetacei e altri animali, marini o terrestri.

balena megattera immersione pinna marina
©ANDREYGUDKOV/iStock

Il lavoro di Michelle Fournet apre una nuova era nella comprensione della comunicazione delle balene, rivelando la complessità e la raffinatezza delle loro interazioni vocali. Decifrare il suono “whup” rappresenta un importante passo avanti, offrendo una visione unica di come questi giganti dell’oceano segnalano la loro presenza l’uno all’altro. Mentre la scienza continua a svelare i misteri del linguaggio dei cetacei, la speranza di poter un giorno interagire con queste creature intelligenti diventa più tangibile. Questa ricerca non solo amplia la nostra conoscenza delle balene, ma evidenzia anche l’importanza di conservare e proteggere queste specie affascinanti, le cui voci un giorno potrebbero essere pienamente comprese.



Source link

Laisser un commentaire

Votre adresse e-mail ne sera pas publiée. Les champs obligatoires sont indiqués avec *