Urko Berrade conquista da solo la 18a tappa, Mikel Landa perde molto



Ci sono state battaglie a tutti i livelli durante il Giro di Spagna. Per la vittoria della 18a tappa questo giovedì, gli avventurieri hanno avuto campo libero. Dopo 179 km tra Votira e Gasteiz e su un percorso con diverse salite ripide, Urko Berrade ha avuto l’ultima parola. Lo spagnolo si è districato in un gruppo di dodici corridori a sei chilometri dal traguardo, in seguito all’attacco di Steven Kruijswijk (Visma-lease a bike), che ha poi lasciato indietro.

In patria, il 26enne corridore basco firma il primo successo della sua stagione e, soprattutto, la terza vittoria di tappa per il suo team Kern Phama in questo Giro di Spagna, dopo la doppietta del compagno di squadra Pablo Castrillovittorioso il 12 e la prestigiosa 15a tappa in vetta al Cuitu Negru.

Nuova spiegazione tra i big

Il profilo relativamente irregolare della giornata non ha impedito il movimento tra i leader della classifica generale. Nella seconda difficoltà di giornata, il terribile Puerto de Herrera (5,6 km al 8,3% con due passaggi al 14%), la formazione EF Education-EasyPost di Richard Carapaz ha inasprito i ritmi e fatto esplodere il gruppo dei favoriti. Il suo leader ecuadoriano ha infine attaccato a 43 km dal traguardo per mettere alla prova le gambe dei suoi rivali, tanto da far traballare quelle della maglia rossa Ben O’Connor a un tiro di schioppo dalla vetta. L’australiano del Decathlon-AG2R è finito al rientro, a differenza di Mikel Landa, quinto assoluto alla partenza e grande perdente all’arrivo. Lo spagnolo della Soudal-Quick Step ha perso 3’19 », scivolando al decimo posto (+5’38).

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A tre giorni dal traguardo, Ben O’Connor (Decathlon-AG2R La Mondiale) resta leader con cinque secondi di vantaggio su Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe). David Gaudu, solido, ha approfittato del fallimento di Landa per agguantare un posto nella classifica generale (5° a 3’48).

Venerdì, l’arrivo in quota in vetta all’impegnativo Alto de Moncalvillo (8,6 km al 6,9%, con un passaggio al 16%) fa ben sperare in un nuovo confronto tra i contendenti alla maglia rossa.



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