Gli scienziati hanno scoperto antichi vermi predatori, chiamati Timorebestia, risalenti a circa 518 milioni di anni fa nella Groenlandia settentrionale. Conosciuti anche come chetognati, sono gli antenati degli odierni vermi sagittario, predatori marini che cacciano lo zooplancton.
Esplosione di vita
IL Cambrianoun periodo geologico che si estende da circa Da 541 a 485 milioni di anni faè spesso considerata un’era cruciale nella storia della Terra. Segna infatti l’emergenza spettacolare e rapida diversificazione delle forme di vita complesseil che spiega perché si parla spesso di “rivoluzione cambriana”.
Gli oceani del Cambriano ospitavano una fioritura di organismi marini sorprendentemente diversi, che vanno dal trilobiti alle spugne, ai molluschi e ad altre forme di vita primitive. Questo periodo fu caratterizzato anche dall’evoluzione dei primi predatori, segnando una tappa importante nella complessità degli ecosistemi marini.
La recente scoperta dei vermi predatori Timorebestia nella Groenlandia settentrionale, risalente a circa 518 milioni di annioffre uno spaccato affascinante della fauna marina del Cambriano. I fossili sono stati scavati dal team del dottor Jakob Vinther, della Scuola di Scienze della Terra e Scienze Biologiche dell’Università di Bristol.
Predatori dell’apice
L’eccezionale conservazione dei fossili nel sito fossile del Cambriano inferiore, Deposito Sirius Passetha permesso agli scienziati di studiare in dettaglio la morfologia, l’anatomia muscolare, il sistema digestivo e il sistema nervoso di queste antiche creature.
L’esame del sistema digestivo fossilizzato dei Timorebestia ha rivelato in particolare dettagli sulla loro posizione nella catena alimentare del Cambriano. Resti di Isoxys, artropodi nuotatori correnti dell’epoca, furono infatti rinvenuti al suo interno, indicando chiaramente che si trattava di vermi giganti predatori attivi della colonna d’acqua. In altre parole, i Timorebestia erano mobili e si muovevano attraverso diversi strati d’acqua alla ricerca di prede, come altri organismi marini.
L’analisi anatomica ha rivelato anche caratteristiche distintive, come lunghe antenne e un impressionante serie di mascelle all’interno della testache distingue la Timorebestia dai contemporanei vermi Sagittario, noti anche come chetognati. A differenza di questi ultimi, le cui mascelle si trovano all’esterno, i Timorebestia avevano una struttura unica all’interno della testa.
L’eccezionale conservazione dei fossili ha quindi permesso agli scienziati di ricostruire alcuni dettagli anatomici con grande precisione, offrendo così una rara visione degli adattamenti evolutivi di questi predatori del Cambriano.
In conclusione, la scoperta dei fossili di Timorebestia in Groenlandia offre uno spaccato affascinante della vita marina 518 milioni di anni fa, durante l’esplosione del Cambriano. Questi giganteschi predatori, con una morfologia unica e adattati alla caccia negli oceani primitivi, arricchiscono la nostra comprensione delle dinamiche ecologiche e delle catene alimentari di questo periodo cruciale. Grazie all’eccezionale conservazione dei fossili, gli scienziati hanno potuto ricostruire l’anatomia e lo stile di vita di queste creature, contribuendo a una migliore comprensione dell’evoluzione degli ecosistemi marini. Questa ricerca evidenzia come il Cambriano abbia rappresentato un punto di svolta nella storia della vita sulla Terra.
I dettagli dello studio sono pubblicati in Progressi della scienza.
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