Come reagisce il pubblico del Pabellon Fuente de San Luis de Valencia alla fase a gironi nella sua forma attuale? Niente di nuovo sotto il sole nascosto dal tetto di questa sala da 8.500 posti, anche se tutto è confortevole per le squadre: soporifero quando non c’è di mezzo la Nazionale, più emozionante quando gioca la Spagna. Dovrebbe quindi essere emozionante questo venerdì contro i Blues.
La piccola novità di quest’anno consiste nell’aver ricollocato uno dei quattro gruppi a Zhuhai (Cina), un gruppo senza Cina, a più di 8.000 chilometri dai paesi interessati (Stati Uniti, Germania, Slovacchia e Cile) e con una differenza oraria inadatta per i tifosi (tutti) rimasti in paese. Certamente non il concetto del secolo! “Promuovere l’immagine del tennis in nuovi territori”come indicato da David Haggerty, presidente dell’ITF? O più sicuramente per ragioni finanziarie, con una delle rare città ancora disposte a investire per una settimana in tempi bassi in questa “Coppa del mondo di tennis” immaginata da Kosmos, precedente organizzatore dell’evento, prima del suo ritiro in pompa magna? “È un disastro” ha riassunto il giocatore cileno Cristian Garin, in gara a Zhuhai.
Per salvare ciò che ancora può essere del lustro sfumato della Coppa Davis ed evitare questa triste sequenza di settembre in cui si moltiplicano i recinti vuoti per tre quarti, la ragione potrebbe finire per prevalere. Con questa evidenza storica che il suo fascino essenziale, non così antiquato, risiede in questi incontri tra due nazioni sul terreno dell’una o dell’altra.
Una nuova sede per la fase finale
Dietro le quinte, si vocifera sempre più che dopo il turno preliminare di gennaio, la seconda fase (quella di settembre con sedici squadre) tornerebbe anche l’anno prossimo in modalità « casa-trasferta », per gli ottavi di finale in casa o in trasferta. , probabilmente su due giorni con cinque incontri (quattro singoli, un doppio) in due set vincenti. Le otto squadre qualificate giocherebbero poi la fase finale a novembre, come avviene oggi.
Il consiglio direttivo dell’ITF, che si terrà martedì, o l’Assemblea generale di Hong Kong all’inizio di ottobre diranno sicuramente di più, così come sulla nuova sede della fase finale (in Asia?) nella speranza di attirare sponsor. titoli potenti attualmente frenati dalle incertezze che circondano una competizione in piena turbolenza.