Almeno secondo la sua stima “venticinque membri” della famiglia Portal erano in tribuna sabato per i 400 stile libero di Alex (22 anni) e Kylian (17 anni), medaglie d’argento e di bronzo. La loro mamma Virginie era a bordo piscina, in tenuta ufficiale dei Giochi Paralimpici di cui è titolare nelle gare femminili. Con un’indicazione di neutralità, non facile da rispettare.
“Mi ero preparato, cercavo di evitare di avere troppe emozioni. Trovandomi a bordo vasca non mi è consentito incitarli durante la gara: sono in tenuta ufficiale, quindi non posso dimostrare l’appartenenza ad una nazione”sorride la madre dei due medagliati, contattata questa domenica a mezzogiorno. Ma il finale pieno di suspense dei suoi figli – Alex superato da Ihar Boki nel rettilineo finale mentre Kylian ha ingoiato Kyrylo Garaschenko – gli ha strappato più di un sorriso, dopo avergli preso la testa tra le mani.
“Guardando Alex finire, mi sono detto: ‘Bene’. Era davvero nel duello con Boki. Allo stesso tempo ho visto Kylian ancora quarto, dietro Garaschenko, più esperto, più forte. Ma quando l’ho visto accelerare, lo ho superato davanti a me (la sua cabina è a cinque metri dal muro), Questo è ciò che mi ha fatto crollare, diremo. Vedo che sta facendo un record paralimpico (dalla categoria S12 4’05 »99), si getti nelle braccia di suo fratello »continua. Ma gli orari a distanza hanno rimandato gli abbracci.
Riunione in video dopo la gara
Perché quando Virginie Portal ha lasciato la piscina sabato sera, le due medagliate erano già partite per il villaggio dopo la fine della loro apparizione davanti ai media. “Questa è la parte più difficile: non potevo tenere i ragazzi tra le braccia. Ci siamo visti la sera in video e ho visto che Alex era deluso. Avrebbe potuto battere Boki. Temeva di non tenere il passo e forse non era partito abbastanza in fretta. Sapere di non poterlo confortare faccia a faccia era difficile. »confida il titolare. Ricevendo una standing ovation dal pubblico alla sua presentazione, alle 17:30, un’ora prima della finale dei suoi figli, ha partecipato come Kylian ai suoi primi Giochi Paralimpici.
“I ragazzi mi fanno vivere questo sogno. Ho iniziato ad assumere ruoli ufficiali quando loro hanno iniziato a gareggiare come la loro sorella maggiore (Lea) con quelli validi. Potrebbero avere difficoltà a trovare la strada in piscina (entrambi i nuotatori soffrono di albinismo oculare che impedisce loro di vedere oltre un metro) e questo li rassicurava perché potevo intervenire in caso di necessità. Anche restare in tribuna non era la mia tazza di tè. Da cosa nasce cosa, mi sono assunto più responsabilità e sono arrivato ai Giochi”dice Virginie Portal, tornando al suo post domenica. Martedì seguirà l’ultima gara individuale di Alex (200 metri misti) prima della fine del programma per Kylian, che gareggerà ancora nei 100 stile libero e poi nei 100 farfalla.
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