Vittoria ed esodo riuscito per Marine Johannès con Mersin contro Bourges



Il sorriso balenato nelle viscere del Prado, sua ex roccaforte (2016-2019), mentre si faceva massaggiare e fasciare le caviglie non lasciava spazio a dubbi. « Sta giocando? » »gli chiediamo.  » SÌ « risponde poi Marine Johannès, che pochi minuti dopo ha segnato i canestri da tre punti durante il riscaldamento.

Il grande spavento del fine settimana precedente, in occasione della grande vittoria conquistata ad Ankara (96-56 contro Nesibe Aydin) è stato poi in gran parte dimenticato. Su un tiro dalla distanza, “MJ” è atterrato su un piede e le grida di dolore hanno preoccupato l’intera panchina del Mersin. “Avevamo davvero paura in quel momento”respira Mutlu Demir, vice allenatore della CBK. La notizia del problema alla caviglia sinistra del terzino è stata subito rassicurante, tanto che portarlo in Francia per affrontare Bourges non è mai stato in discussione.

La sua prima esperienza all’estero al di fuori della WNBA

Tra gli ultimi arrivati ​​nella rosa del vicecampione turco – battuto dal Fenerbahçe, che lo ha eliminato anche in semifinale di Eurolega – Johannès inizialmente è apparso un po’ indietro sul parquet del Prado. Sanzionata con due falli nel primo quarto, ha comunque ampiamente contribuito al 15-0 che ha chiuso il terzo quarto (59-46, 30°), con 7 punti segnati (compreso un tiro vincente). Due scivolate sull’assito bagnato hanno fatto sudare freddo le sue compagne ma non al punto da salvarla dalla fine della partita, nonostante fosse stata sconfitta. Tanto per segnare l’ultimo canestro della serata per superare la soglia dei 10 punti (11 punti, 30 minuti di gioco).

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Una valutazione altrettanto apprezzata quanto questa boccata d’aria fresca che la Turchia offre, per quella che costituisce una prima esperienza all’estero, al di fuori della WNBA. “È bello tornare in Francia, rivedere le nostre famiglieammise lo stesso. Avevamo segnato questa data con Marine (Fauthoux) e Iliana (Ruperto), abbiamo anche fatto un po’ di shopping per le piccole cose che ci mancavano (lei sorride). Cambia tutto essere con loro ogni giorno per scoprire questo nuovo basket, questa nuova cultura. Andare in Türkiye ha fatto bene a tutti, avevamo vissuto alti e bassi prima dei Giochi. Abbiamo tutto per essere felici. Per ora! »



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