Vittoria storica per i Blues nel goalball, che chiudono le Paralimpiadi al 7° posto



Ha dovuto aspettare fino all’ultimo giorno, questo martedì alle Paralimpiadi di Parigi, per vincere la sua prima partita. Ma che gioia per la nazionale francese di goalball! Invitata come paese organizzatore, la selezione francese, l’unica composta da giocatori dilettanti tra i partecipanti, ha dominato (6-4) l’Egitto, campione africano in carica. Grazie a questo storico successo, il primo nella storia della competizione, i Blues hanno concluso il torneo al settimo posto. Sicuramente lontani dal podio, ma per loro l’importante era altrove.

“Il nostro duplice obiettivo era da un lato esibirci e promuovere la nostra disciplina, di fornire la migliore immagine possibile affinché possa continuare, spiega l’allenatore Vivien Fournier Dit Chabert. Ho detto ai ragazzi di entrare in campo con il petto in fuori e il sorriso, per dimostrare che avevano voglia di andare lì. Questa vittoria arriva finalmente nel momento migliore. Volevamo finire così e ce l’hanno fatta, sono molto fiero di loro. Nel complesso sono abbastanza soddisfatto della concorrenza. »

“I quarti di finale ci hanno fatto desiderare di più. Chiaramente oggi è magico”

Haris Neimarlija, giocatore della squadra francese

Dopo le quattro sconfitte subite in precedenza, tutte contro nazioni appartenenti alle prime 10 del mondo (5-8 contro il Brasile/n°1; 8-12 contro l’Iran/n°10; 4-5 contro gli Stati Uniti/n°4; 2 -12 contro la Cina/n°3), i Blues non avevano nulla di cui vergognarsi. Hanno fatto bene anche nell’ultimo incontro, portandosi subito in vantaggio, prima di ritrovarsi sul 3-3 nel primo periodo. Ma l’entrata in gioco di Ambroise Daudin, autore di un bel gol sulla linea (9°), sommata all’immediata risposta agli egiziani di Nabil Baich (18°), autore di una doppietta come Kada Boualia, ha permesso ai francesi di concludere con un sorriso.

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Quello brillante di Haris Neimarlija, ad esempio, è stato un piacere da vedere al fischio finale. “Concludere il torneo con questa partita è semplicemente incredibile, accoglie il giocatore cieco, classificato B1. È un grande orgoglio collettivo. Abbiamo avuto una buona fase a gironi, con partite equilibrate nonostante le sconfitte. I quarti di finale ci hanno lasciato affamati. Chiaramente oggi è magico. »

Circa 80 licenziatari in Francia

Arrivato volendo « per mostrare (che erano) in grado di competere con grandi squadre, » secondo Daudin i Blues, 27esimi nel ranking mondiale, partono non solo con il senso del dovere compiuto, ma anche con la speranza “per avere un po’ più di visibilità”. In uno sport ancora riservato in Francia, che conta circa 80 licenziatari e dipende dalla Federazione degli Sport Disabili, la strada è ancora lunga. Eppure Fournier Dit Chabert, che paragona il goalball a uno sport da combattimento, per questo « impatti (con il pallone da 1.250 kg) come su un anello », vuole credere che la disciplina riservata agli atleti con disabilità si svilupperà in Francia. E soprattutto fartelo desiderare.



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