Zhegrova, ingresso decisivo contro il Fenerbahçe



Con gli occhi chiusi ma dentro non poco orgoglioso, Edon Zhegrova (25 anni) è andato a posizionarsi ai piedi della curva dello stadio Hainaut. Dove hanno potuto annidarsi i fortunati tifosi del Lille (mancanza di steward e forze di polizia sufficienti a causa delle Olimpiadi, la capienza era limitata a 12.000 posti).

Con un gesto della zampa, l’esterno destro kosovaro ci ha ricordato che resta fondamentale per il LOSC. Soprattutto quando Jonathan David, il suo cannoniere certificato appena tornato dal congedo, gioca di nuovo con le gambe tagliate.

Ha dovuto aspettare fino al 71′ per scendere in campo. Bruno Genesio, il suo nuovo allenatore al Nord, aveva infatti deciso di consolidare la sua fascia destra inserendo Thomas Meunier come assiale destro di una difesa centrale a tre elementi e Tiago Santos come terzino. nel 5-4-1.

Zhegrova ha ricevuto il messaggio. Vittima di questa opzione tattica senza battere ciglio, l’ha addirittura migliorata, aspettando pazientemente il suo momento in panchina. Sa che il suo stile atipico da esterno, che colpisce e ritorna con il piede destro, un po’ come l’olandese Arjen Robben, gli permetterà di mantenere il suo posto da titolare indiscutibile in questa stagione.

“Edon ha soddisfatto le mie aspettative nel modo più bello”

Bruno Genesio, allenatore del Lille

La nazionale kosovara (34 presenze, 4 gol) ha colto l’occasione la prima volta. Accanto ad esso (89esimo). Il secondo è stato buono. Il suo tiro di sinistro, il suo piede brutto, deviato da Caglar Söyüncü, ha chiuso la sua corsa sotto la traversa di Dominik Livakovic, il portiere croato del Fenerbahçe (90esimo + 1).

Al fischio finale Genesio ha apprezzato il lavoro ben fatto: “Edon ha soddisfatto le mie aspettative nel modo più bello quando è entrato. Conosco la frustrazione e la delusione quando un giocatore non inizia una partita di questo livello. Questo è uno degli elementi da tenere in considerazione. È competizione. Sono molto contento per lui e per la squadra, perché resta la più importante. » E Zhegrova, sotto contratto fino al 30 giugno 2026, è uno degli anelli forti.

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